Home - Home Scienza - Archivio Scienza

 
 

 

È nato prima...  

 
  ... l’uovo o la gallina? Il cane o il gatto? Domande da bambini, alle quali i genitori spesso non sanno rispondere. Anche perché, in moltissimi casi, le risposte (che pure esistono e sono ben conosciute dagli scienziati) non sono affatto intuitive.


…Il cane o il gatto?
La sfida la vince il cane: analisi sul Dna mitocondriale delle razze canine di oggi hanno concluso che i primi lupi addomesticati (ovvero i futuri cani) risalgono a 130mila anni fa, e forse facevano già compagnia al Neanderthal. Il calcolo nasce dal presupposto che quanto più sono diverse geneticamente le razze di oggi,. tanto più sono antichi i loro antenati comuni. I resti fisici più vecchi del gatto risalgono infatti a solo 20 mila anni fa. Il gatto ne esce comunque battuto dato che i reperti più antichi trovati a Cipro hanno circa 8 mila anni.

 


...Le ali o le piume?
Fino alla scoperta dell'Archaeopteryx, noto anello di congiunzione fra rettili e uccelli, già in grado di volare, si propende la per la prima ipotesi. Ma in seguito al ritrovamento (in Cina) di dinosauri piumati, oggi si pensa che siano nate prima le piume, utili contro il freddo come dimostra il pinguino.


La selezione naturale favori poi individui con piume rigide e lunghe sugli arti anteriori, che potevano così usarle per colpire gli insetti di cui si alimentavano. Tali strutture furono usate per lunghi voli planati e, infine, per effettuare il volo battuto degli uccelli di oggi come il barbagianni.

 

 


...L'uovo o la gallina?
Se si considera che l'uovo è una cellula con geni, l'antico dilemma è presto risolto: è nato prima lui. I primi geni ci hanno messo 2 miliardi di anni per costruirsi poi un corpo che li facesse muovere e li difendesse. E 3 miliardi e mezzo per fare la prima gallina.
All'inizio si formarono gli organelli che, attorno alla cellula, svolgevano le funzioni richieste di "niorgani". Poi arrivarono strutture composte da tante cellule, fino a formare formiche ed elefanti. Alcuni evoluzionisti definiscono i viventi macchine a difesa dei loro geni, che mirano solo a propagare, riproducendosi.

 


...I crostacei o gli insetti?
Entrambe queste classi di invertebrati sono Artropodi. Ma i più primitivi sono i crostacei (come il gamberetto), presenti da quando ancora la vita si svolgeva esclusivamente in acqua. Gli insetti sono tra i pionieri delle terre emerse: nel Devoniano alcuni artropodi marini iniziarono ad allungare le loro escursioni all’asciutto, fìnché modificarono alcune strutture del corpo per sopravvivere in aria. Il loro successo evolutivo è stato tale che oggi sono state descritte oltre un milione di specie (tra cui lo scarafaggio). Altri milioni di forme sarebbero ancora da descrivere.

 


…L'uomo o lo scimpanzé?
L'uomo non deriva dallo scimpanzé, come erroneamente si dice, ma da un gruppo di scimmie arcaiche di cui anche lo scimpanzé è un ‘giovane esponente’. Andando poi a vedere fossili, emerge che il genere Pan (scimpanzé e bonobo) è nato dopo il genere Homo (cioè dei primi ominidi), in grado di costruire utensili di pietra e con il cervello abbastanza sviluppato. La teoria classica indica che le scimmie antropomorfe africane si svilupparono nella parte occidentale dell’Africa e gli ominidi in quella orientale.

 


…Maschio o femmina?
Per un miliardo di anni la riproduzione è stata asessuata: gli organismi si dividevano in due. Poi alcune cellule in competizione divennero più ricche di nutrimento, mentre altre cambiarono tattica, divenendo piccole e veloci. Le prime erano i prototipi delle cellule uovo, le seconde degli spermatozoi.
La nascita di maschi e femmine è vista quindi dai microbiologi come il risultato di due specializzazioni. di cui una, la femmina, garantisce il nutrimento. Il primato di nascita spetterebbe quindi alle femmine, anche per la loro indipendenza: in diverse specie possono effettuare la partenogenesi, cioè produrre figli senza i maschi.

 
     
 

Data: 19/12/03

Fonte informazioni: Almanacco scienza del CNR  

 

 
 

 
 

L'editore non assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali errori contenuti nell’articolo o di errori in cui fosse incorso nella loro riproduzione sul sito.

Tutto il materiale di questo sito è © di Margherita Campaniolo salvo diversa indicazione