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Crop Circles

 

     
 

L'orgoglio inglese

Quei beautiful, beautiful, beautiful crop circles!

Il loro motto è ormai stupire, e di stupore sono maestri, quelle meraviglie dei cerchi nel grano inglesi....

di

Margherita Campaniolo

 
 
 

 

 
 

11/06/2003 - Spesso impeccabili, complessi, misteriosi, silenziosi: quasi mai se ne ha notizia se non c'è pronto un bel corredo di immagini; come delle vere modelle, non si presentano al mondo senza il necessario Book fotografico sottobraccio, e che Book!

E' di questo pomeriggio la "sfilata" in passerella di due nuove formazioni inglesi che non deluderanno le aspettative degli appassionati; anche queste "novelle meraviglie" appaiono impeccabili, complesse, misteriose e silenziose.

La prima è stata scoperta il 5 giugno nelle campagne dell'Hertfordshire, (Deacon Hill - nr Pegsdon) su di un campo d'orzo; grande 270 piedi è a forma di cubo, un cubo iscritto in una circonferenza a sua volta collocata in una forma pentagonale arricchita da semicerchi, 6 mezzelune.

Simbologia non nuova, quella del cubo all'interno di un cerchio, è un'immagine ben nota a chi s'interessa di crop circles.

Il campo in cui è comparso fu interessato da un altro pittogramma nell'anno 2000 e si trova nei pressi di un'antica pista, quella di Icknield.

C'è da dire che l'impatto visivo dell'orzo (come della segale) è di per se emozionante per la struttura "piumata" delle spighe stesse che danno, all'immagine di questi "mari", l'effetto di morbido velluto.

La seconda formazione è stata scoperta domenica scorsa, 8 giugno, ed ancora poco si sa: il luogo che la ospita è il Warwickshire, nei pressi del castello di Kenilworth. E' un rosone di dimensioni simili al precedente crop cricle, 200 piedi circa; la coltivazione interessata è il frumento, quanto mai duttile ed agevolmente "lavorabile" in questa particolare fase sviluppo della pianta (vedi Cum Grano Salis per notizie nello specifico) inoltre, quasi nullo il pericolo di spezzare i fusti (culmi) e di danneggiare le piante.

I "passaggi" tra le linee dell'agroglifo appaiono netti e "puliti", le spighe disposte in modo ordinato ed armonioso.

Grandi maestri gli inglesi e soprattutto con uno sviluppato "gusto" per la terra.

Non so se avete mai provato la sensazione di avanzare all'interno di un campo di graminacee per produrre un pittogramma; è una sensazione strana, magnifica; indescrivibile la vista delle spighe che si prostrano al tuo passaggio come se davanti a voi si spiegasse un tappeto, come se la natura s'inchinasse all'uomo, ed il suono....il suono, il fruscio prodotto è singolare, particolare....

Una volta mi domandavo perché, il perché dei crop; non riuscivo a vedere al di là dell'inganno, dell'affare; oggi quelle considerazioni rimangono in me  ma sono certa esista, non può essere diversamente, qualcuno che, nel dar vita ad un crop circle, provi questi stessi sentimenti, viva le stesse sensazioni che io ho provato, e non c'è in questo un briciolo di inganno se non per... se stessi; sì, per se stessi, poiché "l'attimo generante" di un cerchio nel grano resta pur sempre un attimo... poi passa, poi si rivivono i suoni della realtà, e davanti a noi non si spiegano tappeti, solo l'asfalto e il duro percorso, difficile, e spesso tutt'altro che poetico, delle nostre vite.

 
 

 
 

Data: 11/06/2003

Autore: Margherita Campaniolo

 
     
 

 

 

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