FREGONA. Il cerchio d’erba misterioso comparso in mezzo a un campo, a Col di Osigo, che ha fatto pensare a un passaggio di Ufo, presenta «impressionanti analogie con altre sospette manifestazioni di extraterrestri verificatasi ad Arba, in provincia di Pordenone, nel 1995 e a Lugo, in provincia di Vicenza, nel 1999». Lo sostiene il noto ufologo pordenonese Antonio Chiumiento che ieri pomeriggio, insieme ai suoi collaboratori, è giunto in sopralluogo per vedere di persona il fenomeno verificatosi nel campo di Francesco Pizzol e che ha lasciato perplessi i residenti. «La stranezza in questo caso c’è tutta - ha commentato Chiumiento - l’erba ingiallita che sembra scottata, la forma tondeggiante della chiazza formatasi in mezzo al campo, la posizione stessa del prato, in collina. Tutti elementi che abbiamo già riscontrato in altri casi di
possibili passaggi di Ufo. Casi che, dopo le analisi compiute sui terreni in cui si sono manifestati, sono ancora scientificamente inspiegabili». L’ufologo pordenonese e i suoi collaboratori René Gagno e Giovanni Pacitti ieri hanno interrogato a lungo il proprietario del terreno, Francesco Pizzol, e il suo amico Antonio che si occupa del campo in questione, su quando e come è comparso il cerchio. Hanno raccolto dei campioni di terra ed erba, all’interno del cerchio e fuori, che saranno mandati ad analizzare al dipartimento di Chimica dell’Università di Pisa. «Se le analisi chimiche non riusciranno a spiegarci perché l’erba si sia ingiallita - spiega Chiumiento - saremo di fronte a un altro caso di fenomeno inspiegabile, che, per analogie, può essere ricondotto al passaggio di oggetti volanti non identificati». Ieri, ad assistere al sopralluogo, anche il sindaco Giacomo De Luca, che ha commentato. «Non riesco a credere a tali fenomeni, rimango scettico - ha detto - Gli Ufo avrebbero scelto proprio un bel posto in cui atterrare. Una delle colline più belle di Fregona».
Paranormale o no, il fenomeno continua a creare discussione in paese. Anche perché, solo un anno e mezzo fa, un cerchio d’erba più chiara analogo a questo, era comparso a Sarmede, confinante proprio con il borgo di Col.