Perchè non si mostrano in pubblico?

 di

Ermanno A. Filosa

 

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Il cervello umano ha elaborato il concetto di “peccato” per dare alla sessualità più sostanza, più succo, una emozionante partecipazione psicologica grazie al sottile piacere della trasgressione: la sensualità disadorna e semplice, alla fine stanca; se enfatizziamo però il piacere erotico, con il “dolore tormento della trasgressione”, ci sentiamo più ricchi e appagati e l’atto amoroso consumato ci appare sontuoso, completo e sfarzoso. Il gusto del proibito, ci erotizza ed esalta: spogliandoci dalla osservazione del “peccato” ci sentiamo “tra i primi e i migliori”, con buona pace del gonfio e ampolloso concetto del senso di colpa - e dei dettami religiosi - per la avvenuta trasgressione. Non si dice forse, passata la festa gabbato il Santo?

Lo stesso per E.T. e gli UFO. Il cervello umano ha elaborato “la visione degli UFO” per mettere in campo una sfida all’”intelligenza collettiva” e una continua e quotidiana “trasgressione” alle più elementari regole della fisica. E’ possibile che il cervello dell’uomo sia più grande e potente di quello che riteniamo, se è stato capace di organizzare un così articolato e spettacolare, complesso panorama di eventi ufologici: a tal punto che alcuni “studiosi” di fenomeni UFO sono indotti a parlare di Gesù Cristo come di un extraterrestre in missione sulla Terra, al pari di Maometto o Budda!!!. O fare dire ad altri che l’uomo in realtà non è altro che un esperimento biologico messo in cantiere da millenni da E.T. …. O che la visione della Madonna di Fatima è una “esercitazione” ufologia!!! E varie speculazioni fantasiose di questo tipo.

In questo quadro una domanda, razionale e corretta, campeggia comunque nel mondo degli studiosi di cose ufologiche e dei curiosi: perché i piloti degli UFO non si presentano in pubblico??? Perché non scendono nelle piazze più importanti del mondo o in un campo da calcio durante la finale dei mondiali???. Sarebbe una diretta televisiva memorabile. Gli scettici rispondono: perché gli UFO non esistono. Gli studiosi più attenti e poco semplicisti invece articolano varie ipotesi.

PRIMA IPOTESI

E' quella che io chiamo  "DIMENSIONE PLASTICA". Ricercatori più avanzati della fisica teorica, specialmente inglesi e tedeschi, come scrive l’autorevole New Scientist, conferiscono alla “immaginazione” un ruolo inaspettato fino ad alcuni anni fa; sembrerebbe, così, che “esistono infinite dimensioni, tante quante uno può immaginarne”!!!. Detta così sembra una cosa da ridere, però gli studi accurati di ricerca di fisica teorica portano a risultati sempre più concordanti e sbalorditivi.

Pausa di riflessione. A questo punto non posso non osservare: così stando le cose, tra le varie dimensioni possibili esisterà con certezza anche la “dimensione plastica”, un piano duttile modellabile e manovrabile con il “pensiero” umano o da altre entità; e in questa dimensione plastica si foggia la realtà pensandola, si forma e si realizza il contenuto di una dimensione. Si sviluppa un processo di “creazione” continua flessibile ed elastica. Insomma nascono mondi e universi, infiniti e finiti, immensi e piccolissimi: ecco una sorta di spiegazione sul “mistero della creazione”, non tanto come dato fisico ma spirituale a livello di “anima”.

Le entità creatrici e quindi pensanti sono di diversa natura e livello. Anche noi, anche io che scrivo e voi che mi leggete, possiamo esistere su un “piano di esistenza”, nella famosa dimensione plastica che è stata pensata da un “pensiero non nostro”. Mi rendo conto è difficile seguire: però il fenomeno UFO è di tale portata da scompaginare tutte le regole della fisica e della materia così come noi la conosciamo, la nozione di tempo e spazio assumono un significato del tutto nuovo e inesplicabile ai più. E’ un fatto enorme, sconcertante al di là del bene e del male come è possibile che ogni giorno le cronache mondiali ci consegnano decine e decine di avvistamenti UFO, di incontri, di “rapimenti” e di “ritorni” dal viaggio ufologico? Che cosa succede?! E’ mai possibile che siamo visitati ogni giorno da decine o centinaia di E.T.? La cosa è seria. Complicata. Qual è il segreto di questo mistero?

Continuiamo. Logica conseguenza di questa mia ipotesi della “dimensione plastica”, è il ruolo di una forza concentrica di più pensieri di molte persone verso un “indefinibile” che prende corpo e si vivifica: più l’indefinibile viene caratterizzato, più assume contorni e realtà, più prende corpo e appare, “viene visto”; gli esoteristi ci insegnano che le “onde-pensiero” sono in grado di intervenire nel tempo e nello spazio: è ormai scientificamente dimostrato il potere e il valore curativo della preghiera collettiva!; esperimenti in tal senso sono stati realizzati in molti centri di ricerca nel mondo,….e sempre con risultati positivi e sorprendenti. E’ dimostrato che il pensiero cambi la composizione del terreno: esperimenti in tal senso con esito positivo sono stati realizzati in Inghilterra e Danimarca. Affermare, pertanto, che esistono “dimensioni fantastiche” popolate da tradizioni e sogni, leggende, Dei dell’Olimpo, fiabe, da miti metropolitani e non, non è poi così straordinario e non significa “osare”: La chiave di lettura di tutto questo sarebbe il potere della immaginazione che si palesa come “forza creatrice”. Cerchiamo di capirci: non è forse vero che il nostro “quid” che vive dentro di noi, chiamatelo spirito o anima, ha una sete continua di sapere? E vuole esprimere conoscenza. Si interroga. Riflette. La natura dello spirito dell’uomo tende alla ricerca, e capire che cosa sono “gli UFO” è una sfida epocale, con buona pace di eventuali sconvolgimenti socio-culturali, e irrecuperabili crisi spirituali collettive!

E allora? Ecco una conclusione di questa mia prima ipotesi: esiste una dimensione in cui tutto appare “reale” così come la nostra esperienza lo intende; in questa dimensione ogni essere umano può entrare se sa adoperare la propria “immaginazione”: il pensiero del cervello può vivificare, modellare, dare corpo alla innata duttilità della “dimensione plastica” e quindi creare cose, vere e proprie realtà fisiche: come sono gli UFO!. E questo spiegherebbe perché nella storia dell’uomo ogni epoca ha avuto i propri “UFO”: erano dei dell’Olimpo, fate turchine, gnomi belli o brutti; nella nostra epoca “tecnologica” il pensiero non può che modellare cose meccaniche, macchine volanti strabilianti: prende corpo anche il nostro desiderio di evasione, di fuga. E l’inconscio collettivo o l’immaginazione razionale o il pensiero – bioenergia pura “modellano” nella dimensione plastica gli UFO in questa logica, gli UFO non sarebbero altro che l’immaginazione “trasformata in realtà fisica”: li vediamo. E ogni giorno a ragione ne vediamo migliaia. Ecco perché non si presentano in pubblico: perché il risultato della proiezione del nostro cervello non può rivelarsi al “pensiero-immaginazione-creatore”. Come può il cervello umano pianificare la “presentazione a se stesso” di simboli divenuti apparente fisicità, ma nella sostanza sempre pure e semplici profezie fantastiche? . Se lo facesse ingannerebbe se stesso.

Il cervello quindi, crea gli UFO perché l’immaginazione interviene nella dimensione plastica, e presenta “realtà” stimoli, paure, angosce sotto forma di UFO. E queste straordinarie macchine volanti di un altro mondo rappresentano la speranza, l’illusione di un grande aiuto “alieno” e “divino” per risolvere i nostri problemi. Ulteriore osservazione: i fantastici e artistici “Crop Circles” i pittogrammi disegnati nei campi di grano, nelle dune dei deserti, sulle nevi non potrebbero essere spiegati se non operando con questa logica della esistenza della dimensione plastica. L’immaginazione crea i pittogrammi nei campi di grano modellando la materia che esiste nella nota dimensione plastica. Ulteriori studi e approfondimenti dovrebbero spiegare perché il cervello dell’uomo ha bisogno di “creare” questi disegni stupendi e affascinanti. Quale comunicazione vogliamo trasmettere a noi stessi, sì…alla nostra razionalità?. Se i disegni provengono dal profondo dell’animo umano, dall’inconscio collettivo, su che cosa vogliono richiamare l’attenzione nella “fredda ma fertile coscienza e scienza razionale dell’uomo?”.

E ancora. Secondo Paul Steinhardt, della Princeton University, e Neil Turok, dell'Università di Cambridge, la articolazione di varie dimensioni non ha un inizio e una fine, ma solo  rappresenta l'ultimo di una serie "infinita" di cicli. I ricercatori sostengono che il modello attuale presenta alcuni gravi problemi, come l'incapacità di dirci che cosa successe prima del Big Bang e di prevedere la fine ultima dell'Universo: e quindi la nascita ed il ruolo delle varie dimensioni. I problemi del modello divennero evidenti nel 1998, quando alcuni studi di supernove distanti mostrarono che l'espansione dell'universo sta in realtà accelerando: e quindi si formano di continuo nuove dimensioni!!.Questo portò i cosmologi a rispolverare una vecchia idea di Einstein, la costante cosmologica, una specie di energia oscura gravitazionalmente repulsiva. La costante cosmologica, che ha la forma di un campo scalare, è stata messa al centro del nuovo modello e sembra prevedere un ciclo che comprende un Big Bang e un periodo di espansione talmente lungo da lasciare l'universo praticamente vuoto. «Il campo scalare cambia le sue caratteristiche nel tempo,» spiega Steinhardt. «Alla fine, il campo inizia ad accumulare energia fino al punto in cui diventa instabile ed esplode producendo materia e radiazione, e dando inizio a un nuovo ciclo e a “nuove dimensioni”. Stabilire quale dei due modelli sia corretto è al momento impossibile, ma questa situazione potrebbe cambiare quando sarà possibile osservare le onde gravitazionali.

Questa ultima notizia-riflessione conferma che, la mia “ipotesi della dimensione plastica”…alla fine potrebbe avere un fondamento sia scientifico che filosofico!!. Con buona pace degli ufologi credenti a ogni costo e basta.

Poco tempo fa, riuniti a Cambridge per festeggiare i 60 anni di uno dei loro più illustri colleghi, Stephen Hawking, i cosmologi hanno tracciato il ritratto di un universo pervaso da un'energia misteriosa che si espande sempre più velocemente, in cui la materia di cui siamo fatti è solo la punta visibile. Ma in che Universo viviamo? Pianeti e stelle, galassie sono spinti ad accelerare da una forza sconosciuta.

È il sorprendente scenario cosmico descritto nel nuovo libro di Stephen Hawking: dimensioni multiple e nascoste, mondi paralleli e vicinissimi a noi ma ai quali non sappiamo finora accedere!.

In questi territori si muove l'ultimo libro di Hawking, The universe in a nutshell (L'Universo in un guscio di noce).

Si moltiplicano anche le teorie che parlano di dimensioni nascoste, universi multipli, mondi che si trovano più vicini a noi della nostra pelle, ma a cui non abbiamo accesso. Ecco: in questo ambito il fenomeno UFO va analizzato con adeguata attenzione, perché l’ipotesi della esistenza della “dimensione plastica” da me ideata trova possibile conferma dalle ricerche più avanzate dei fisici più illustri del mondo.«L'universo deve avere ogni storia possibile, ciascuna con la sua probabilità. Ci deve essere una storia dell'universo in cui il Belize ha vinto tutte le medaglie d'oro alle olimpiadi, anche se la probabilità è bassa» scrive Hawking.

SECONDA IPOTESI

Gli UFO viaggiano nel tempo e quindi non provengono dallo spazio. Sono i nostri lontani pronipoti che vengono a visitare il tempo passato. Non è fantascienza, è possibilità concreta: L’autorevole “New Scientist” riferisce che, viaggiare nel tempo è teoricamente possibile "perché nessuna legge della fisica impedisce che ciò possa accadere".

Ma come realizzare questo miracolo tecnologico? Due ricercatori, un coreano e un giapponese, hanno fatto un gran passo avanti: hanno scoperto come entrare e percorrere le speciali gallerie che, sempre in teoria, potrebbero portarci nel passato e nel futuro ad una velocità maggiore di quella della luce.

Al centro degli studi di Sean Hayward, della Ewha Womans University (Corea), e di Hisa-aki Shinkai, dell'Istituto di ricerca Fisica e Chimica Riken, in Giappone, ci sono infatti i wormholes, tunnel spazio-temporali che si immagina possano collegare ipotetici universi paralleli o anche una regione dello spazio-tempo con un'altra (ad esempio far comunicare l'Italia di oggi con l'Impero romano). Sulla base di questa nuova scoperta, i fisici del Cern, l'organizzazione europea per la ricerca nucleare che ha sede in Svizzera, vogliono ora creare in laboratorio mini buchi neri, che si suppone possano generare a loro volta dei wormholes, per poi farli attraversare da particelle della dimensione di un quanto, grazie all'aggiunta dell'energia negativa necessaria.

E non è finita.Un fisico americano ha annunciato che entro il 2003 inizierà a sperimentare una “macchina del tempo”, ora in via di costruzione, capace di trasportare qualsiasi cosa (dagli atomi alle persone) sia nel passato sia nel futuro. In un'intervista rilasciata al Boston Globe, il professor Ronald Mallett, che insegna alla University of Connecticut, dopo aver premesso di non essere pazzo, ha detto la sua invenzione non si basa su personali teorie bensì sulla 'teoria della relatività enunciata da Albert Einstein. Il professor Mallett e gli altri scienziati che stanno lavorando al progetto prevedono di cominciare a testare la macchina appena possibile utilizzando un anello di luce per far viaggiare nel tempo una particella sub-atomica. Il team di ricercatori spera che l'energia creata dalla rotazione di un raggio laser possa deformare lo spazio all'interno dell'anello di luce in modo tale che la gravità obblighi un neutrone a ruotare lateralmente. Aumentando la quantità di energia dovrebbe  comparire un secondo neutrone. Questa seconda particella dovrebbe essere la prima 'entità' che visita se stessa dal futuro.

Siamo appena agli inizi di una vera e propria stravolgente rivoluzione!! . E allora: gli UFO sono i nostri lontani pronipoti dell’anno, supponiamo 3522 che, si muovono a proprio piacimento nel tempo. E perché si dovrebbero presentare in pubblico e dichiararsi?. Il contatto con noi non avrebbe senso, perché essendo noi il loro passato “non possono interferire con la nostra civiltà perché metterebbero in pericolo la loro esistenza nel futuro”. Loro sanno che ogni “tempo” presente ha molteplici varianti nel tempo futuro, e il 2loro tempo” è un dato sicuro e costante perché già realizzato dallo sviluppo della civiltà umana che opera e vive nel tempo attuale.

E’ possibile che vengano in questo tempo alla ricerca di elementi per compiere e concludere loro studi. E’ possibile che analizzino i dati socio-economici della nostra realtà; è possibile che realizzino studi genetici, è possibile che siano 2turisti” del tempo passato: certamente non vogliono e non hanno interesse ad interferire. Non si presentano a noi pubblicamente perché non hanno niente da dirci e perché sanno che alla fine questa umanità attuale si è comportata bene se….loro esistono e sono tanto civilizzati e progrediti!!.

Conclusione: alla luce di questa mia seconda ipotesi gli UFO sarebbero pilotati da terrestri, da nostri discendenti. Sono stupendi pronipoti e giganti del tempo e dominatori dello spazio grazie allo studio e alla tenace applicazione nella ricerca “avviata” dall’uomo moderno.

TERZA IPOTESI

Gli E.T. si sarebbero già da tempo presentati in “privato” ai potenti della Terra.

E vi lascio, quindi, a tutte le molteplici “rivelazioni” e alla teoria del collasso sociale se gli E.T. si dovessero presentare in pubblico. Vi lascio alla fantasia dell’Area 51, base super segreta del Nevada, che ospita E.T. e loro macchine volanti! Vi lascio alla “teoria della congiura del silenzio” orchestrata da un super governo della Terra, vi lascio alla potente continua macchinazione per disinformare il pubblico, vi lascio alle storie dei “rapiti” dagli UFO ed ai loro incredibili racconti. Vi lascio alla poetica visione degli “esseri di luce”!!

E’ la riprova che il cervello umano è “il vero UFO” sulla Terra!!!….sembra un paradosso, ma non lo è. Pensateci

Da “" STUDI PER POCHI" – inedito di ERMANNO A FILOSA - © Ermanno A. Filona

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GLI SCRITTI DI ERMANNO A. FILOSA

PROFILO DELL'AUTORE

Figlio di docenti, Ermanno A. Filosa è nato in Italia nel 1951. Laureato in Legge. Master in dirigente d'azienda. Ha presieduto e diretto importanti imprese italiane e americane. Fin da giovane ha pubblicato alcuni suoi scritti in riviste e giornali. Attualmente vive tra Santo Domingo, Los Angeles e Barcellona.

 

 
   

Data: giugno 2004

Autore: Ermanno A. Filosa

Fonte: Da "Studi per pochi"

 

 

 

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