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E' lo Zambia di 200.000 anni fa la culla dell'uso dei colori

 
 

A cura di M. Campaniolo

 
 

Colore rosso-ocra scoperto da Barham

Le tracce dei primi colori utilizzati dall'uomo 200 mila anni fa sono state scoperte da Lawrence Barham della Liverpool University in Inghilterra. La scoperta è stata resa nota venerdì 8 settembre alla British Association Festival of Science di Norwich in Inghilterra.

Barham ha studiato attrezzi e artefatti lasciati dai nostri antenati umani più di 200 mila anni fa nel Twin Rivers, un sito archeologico nelle regioni meridionali dello Zambia, in Africa. Nello stesso sito il ricercatore ha trovato anche una serie di pigmenti minerali rossi, gialli, marroni, rosa e neri che venivano probabilmente utilizzati, se mischiati con il grasso animale, per pitturare superfici o per colorare il corpo.

Fino ad ora le prove più antiche dell'uso simbolico dei colori erano state riscontrate in Israele, in conchiglie di 100 mila anni di fa, colorate e utilizzate come ornamenti di collane e braccialetti. Ma Barham sostiene che questo tipo di comportamenti ha sempre accompagnato l'uomo fin dalla sua origine.

Se la scoperta di Barham sarà confermata allora bisognerà spostare indietro di almeno 100 mila anni il primo indizio della comparsa del pensiero astratto nell'uomo.

La pittura è un'abilità concettuale e quindi gli esempi pittorici sono sempre stati usati per definire l'evoluzione del pensiero astratto nell'uomo.

"Come archeologo sono interessato a trovare le prime tracce di queste forme di arte simbolica – ha spiegato Barham – ma è ovvio che questo tipo di scoperta è profondamente collegata anche ad altre facoltà umane astratte come quella del linguaggio".

Il sito studiato da Barham è stato occupato da esseri umani di 170-300 mila anni fa. Non è però chiaro a quale specie appartengano. Secondo il ricercatore un osso ritrovato nel sito potrebbe indicare l'Homo heidelbergensis, un antenato degli esseri umani moderni.

 
     
 

Data: 30 settembre 2006

A cura di: M. Campaniolo

Fonti: BBC News - Anthropology.net

 

 

 
 

 
 

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