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E' come Lucy, ha soli tre anni, ma è più "vecchia" di 150mila

 

Il cranio della Australopithecus afarensis bambina

Immagine credit National Museum di Etiopia, Addis Ababa

A cura di M. Campaniolo

 

 
 

La bambina di Dikika toglie lo scettro a Lucy, l'antenata più antica a nostra conoscenza

 
 

Lo scheletro di una bambina di soli tre anni, vissuta 3,3 milioni di anni fa, è stato recuperato in Etiopia. I suoi resti, conservati abbastanza bene, risalgono all'incirca a 150'000 anni prima del periodo in cui visse Lucy, per oltre venti anni l'antenata più antica di nostra conoscenza.

Gli scienziati ritengono che i resti, in ottimo stato di conservazione, possano contribuire in modo decisivo allo studio della crescita e dello sviluppo di una specie che presentava caratteristiche intermedie tra quelle di una scimmia e quelle di un uomo.

I resti sono stati dissotterrati nella regione di Dikika. Erano stati scoperti nel 2000, ma sono stati necessari cinque anni perché potessero essere finalmente portati alla luce. La specie è denominata "Australopithecus afarensis" ed è la stessa alla quale appartiene lo scheletro adulto "Lucy", scoperto sempre in Etiopia nel 1974.

I resti consistono nel teschio e nel tronco completamente preservati, ma anche in parti importanti degli arti inferiori e superiori. Gli studiosi hanno potuto rilevare la presenza nella mandibola di denti non ancora spuntati. Per questo, hanno concluso che le ossa sono appartenute a un individuo morto all'età di circa tre anni.

"Credo - ha spiegato alla Bbc Zeresnay Alemseged, direttore degli scavi e studioso dell'Istituto Max Planck per l'antropologia evolutiva a Lipsia - che "Afarensis" sia una specie di transizione molto valida in una fase di passaggio tra ciò che esisteva quattro milioni di anni fa e quello che sarebbe arrivato tre milioni di anni dopo". "Questa specie - ha proseguito l'esperto - aveva caratteristiche miste tra quelle proprie di una scimmia e quelle umane. Una circostanza che pone 'Afarensis' in una posizione cardine nella storia di ciò che siamo e delle nostre origini".

La bimba scoperta nella regione Dikika aveva denti primitivi e un cervello di dimensioni ridotte. Era in grado di stare in posizione eretta e di camminare su due gambe. Non è tuttavia chiaro se potesse arrampicarsi sugli alberi, come una scimmia. Gli studiosi affermano che per svolgere questo tipo di azione sono necessarie braccia piuttosto lunghe mentre la specie "Afarensis" disponeva di arti superiori che distesi non raggiungevano le ginocchia.

Per approfondire:

Zeresenay Alemseged
Max-Planck-Institut für evolutionäre Anthropologie, Leipzig
Tel.: +49 341 3550-353
E-Mail:
zeray@eva.mpg.de

 

 
     
 

Data: 30 settembre 2006

A cura di: M. Campaniolo

Fonte: Max-Planck-Gesellschaft 

 

 
 

 
 

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