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Dopo la scoperta dell'Homo floresiensis, una femmina ribattezzata "Hobbit", i creazionisti hanno rilanciato la crociata antiscienza. Per ora è ferma al "partiam, partiam" perché, almeno su Internet, c'è scontro sulla strategia.

Siccome il floriensis viveva nel periodo in cui, stando alla cronologia evoluzionista, l'Homo sapiens sostituiva l'erectus, la loro teoria è crollata: "Proclamiamo la fine di 150 anni di menzogne", ha proposto l'ala che si rifà all'avvocata Hollowell. Hollowell è un'atea infiltrata, hanno replicato i seguaci dello studioso Warren, vuol farci affondare nel ridicolo. Dio ha creato il cielo, la terra e tutto il resto nell'11.013 a.C., il floriensis non può risalire a 18 mila anni fa: proclamiamo che è un falso. Sì, bravi, così non facciamo confusione, ha opinato una tendenza che non so identificare: a sua immagine e somiglianza Dio ha creato un uomo solo - mica due, contando il Neanderthal, o tre con questo qui - dal quale discendiamo tutti. Tutti?!, si sono indignati i fedeli del reverendo Kroenke e della Chiesa della supremazia bianca per i quali, durante una Genesi parallela, Satana ha impastato con fango scuro il bruto da cui discendono le razze inferiori.


Aspettate a detestare l'America. Gli ufologi stanno aumentando, insieme agli avvistamenti di extraterrestri, non possono soffrire i creazionisti e si stanno mobilitando. Secondo loro il floresiensis veniva da un altro pianeta. Perciò era piccolo e il suo cervello pure, ma era bravo a costruire: i suoi avevano già inventato le astronavi.

 
 

Fonte: Dweb

 

http://www.dweb.repubblica.it/dweb2/index/index_dett_rubrica.jsp?id=895088&s=coyoud

 
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