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TOMBE EGIZIE RIVELANO UNA SOCIETA’ COMPLESSA

Immagine: David Pritchard

 
 

Venti tombe mai esplorate nel passato, di centinaia di anni più antiche delle grandi piramidi di Giza, stanno gettando luce sulle prime società complesse d’Egitto.
Gli archeologi hanno trovato antichi egiziani di 5.000 anni or sono, rannicchiati in posizione fetale, in quella che dovrebbe essere stata la prima capitale dell’antico Egitto, Menfi.
La Dr Christiana Kohler, del Centro Australiano di Egittologia, presso la Macquarie University di Sydney, ed il suo gruppo, hanno dissotterrato le tombe durante un recente scavo a Helwan, 25 chilometri a sud del Cairo.
“E’ presumibilmente una città dei morti” ha dichiarato la Kohler della necropoli di Helwan, che consta di 100 ettari di 10,000 tombe della prima e seconda dinastia egizia.

Kohler ha dichiarato che il sito è il più grande e significativo, per quel che gli archeologi chiamano il primo periodo storico.
Questo è il tempo in cui i re assorbirono i poteri dei capi-villaggio: offre ai ricercatori una nuova prospettiva delle modalità di sviluppo di una società complessa.
“Quando parliamo di società complessa non abbiamo solo un re al culmine della piramide sociale, ma anche un’aristocrazia ed una classe media del popolo, costituita da artigiani, sacerdoti e burocrati minori, e la base della piramide con operai e coloni” ha dichiarato.
La necropoli di Helwan attraversa gli strati sociali in senso trasversale, e si trovano tombe di una varietà di dimensioni differenti, che la Kohler sostiene riflettano i differenti status sociali delle persone che vi furono sepolte.
“Gli egiziani di allora portavano con sé tutti i loro beni nel sepolcro, poiché si aspettavano di rinascere nell’oltretomba nella stessa forma identica in cui avevano vissuto in vita” ha dichiarato.
Una delle tombe scoperte, non era più di uno scavo nel terreno, meno di un metro cubo in dimensione, e contenevano i resti di un pover’uomo.


“La famiglia non poteva affrontare la spesa di un vaso di ceramica nella sua tomba, e tutto quello che riuscirono a fare per lui fu letteralmente un pezzo di pane che ancora teneva nella mano destra, di fronte alla testa” ha illustrato la Kohler.
Il “pane” cui si riferisce era un pezzo di materia organica scura. Malgrado debba ancora essere analizzata, la Kholer sostiene che fosse ovviamente un qualche tipo di cibo, preservatosi grazie alle condizioni climatiche asciutte dell’Egitto.
Per contrasto, qualcuno molto più su nella gerarchia, poteva avere una tomba di 20 metri cubi, o perfino 100. Ha dichiarato che una tomba di alto rango, scavata in precedenza, era bordata con 2000 chili di lastre di calcare.
L’ultima tomba ha rivelato i resti di una persona “molto alta” ed una donna con un braccialetto di conchiglie al polso destro.
“E’ insolito trovare gioielleria ancora sull’individuo, poiché queste sono le prime cose che i ladri ricercavano” ha dichiarato.
“Abbiamo anche trovato un tipo davvero strano. Le fattezze del volto, il suo teschio, erano leggermente deformate” ha dichiarato la Kohler, che ha detto che il gruppo deve ancora scoprire se ciò fosse dovuto ad un trauma o ad una malattia.
Sembra comunque che i popoli di Helwan fossero in salute, seppure non troppo ricchi, secondo l’antropologo fisico del gruppo della Kohler.
La Kohler ha dichiarato ancora che è raro trovare tombe in Egitto che non siano ancora state esplorate.
“Quando pensi che in Egitto vi sono state squadre al lavoro per almeno 150 anni, e che ogni anno vi sono stati almeno altri 1000 team internazionali al lavoro, personalmente trovo ancora piuttosto emozionante avere l’opportunità di scoprire qualcosa di assolutamente nuovo.”
La Kohler ha espresso preoccupazione circa la rapida distruzione del sito di Helwan, che è circondata da una base militare con possibilità di ulteriore sviluppo urbanistico.
“Il sito stesso una volta copriva 100 ettari ma al momento presente la sua dimensione si è già ridotta di metà” ha dichiarato. “Ogni anno quando torniamo in Egitto, scopriamo che un altro pezzo del sito è stato portato via per sempre.”

 
  (Immagini: Helwan Project, Macquarie University)  
     
 

Data: giugno 2004

Fonte e Link: : newsarcheo@yahoo.it

 

 

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