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La mummia di Tutankhamon

“maledice” anche la Tac

 
     
 

IL CAIRO - Una ragione in più per rafforzare la leggenda della “maledizione di Tutankhamon”: anche la Tac utilizzata per esaminare la mummia del celebre faraone vissuto più di 3000 anni fa (1347-1339 avanti Cristo) è rimasta bloccata per più di due ore, prima di funzionare regolarmente. Oltre alla malaria che colpì il finanziatore della scoperta nel 1922, il britannico Lord Carnarvon, provocandone poi la morte, e ad una serie infinita di aneddoti, raccolti in libri, sulle disgrazie di chi ha avuto a che fare con la storia del faraone diciottenne morto in circostanze misteriose, questo elemento viene raccontato dal settimanale egiziano in lingua inglese “Ahram Weekly”. Lo studioso che ama essere considerato “il papà” delle vestigia dell’antico Egitto, Zahi Hawass, segretario generale del Consiglio Superiore delle Antichità, è riuscito a sottoporre il reperto, trovato in condizioni quantomai preoccupanti, al moderno esame della tomografia assiale computerizzata. Per togliere ogni dubbio sulle reali cause della morte, a tutt'oggi misteriosa e spesso attribuita a complotti di palazzo della 18ma dinastia, Hawass ha fatto arrivare nella Valle dei Re uno scanner mobile, regalato da una fondazione tedesca, a bordo di un ingombrante tir chiuso, con il quale «abbiamo avuto quasi un incidente stradale - ha detto - arrivando sulla sponda destra di Luxor». Tuttavia, anche se spaventate, le tecnologie hanno fatto il proprio dovere e la Tac alla fine ha fissato 1700 immagini in 15 minuti. Risultato: il cranio non ha alcun segno di colpi inferti con corpi contundenti, come si credeva dal 1968.

 
 

Data: 15/01/05

Autore:

Fonte: La Padania

Link: http://www.lapadania.com/PadaniaOnLine/Articolo.aspx?pDesc=34206,1,1

Aggiornamento dicembre 2006

 
 

 

 
 

 
 

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