BATTESIMO ASTRONOMICO


Adesso Carmagnola è anche un pianetino


SCOPERTO DA TED BOWELL TRA LE ORBITE DI MARTE E GIOVE

 

Home

Negli ultimi anni ben tre territori piemontesi legati ad altrettanti famosi vini (Barolo, Barbaresco e Roero) hanno avuto l'onore di essere portati in cielo da tre asteroidi che portano il loro nome. Questa nuova "via enoica", che si contrappone alla ben più nota "via lattea" seguendo la simpatica definizione coniata da Piero Bianucci, fa un ulteriore passo avanti, espandendosi verso la qualità gastronomica. Per la prima volta, infatti, una città - Carmagnola - viene insignita di questo unico e prestigioso riconoscimento, soprattutto grazie all'altissima qualità dei suoi prodotti agro-alimentari, famosi in tutto il mondo. Lo scopritore del nuovo asteroide «Carmagnola» è Ted Bowell dell'Osservatorio Lowell di Flagstaff in Arizona, che già aveva scoperto i tre grandi vini "celesti". Grande amante e profondo estimatore della nostra regione e delle sue prelibatezze eno-gastronomiche, Ted Bowell ha voluto onorarle in questo specialissimo modo, consegnandole ai posteri per centinaia di milioni di anni, sostenuto in questa operazione dal suo amico, collega ed eno-gastronomo Alan W. Harris della Nasa e da chi scrive questo articolo. Va ricordato che tra questi corpi celesti brilla anche l'asteroide «Matteo Correggia», grande e innovativo interprete dei vini del Roero, tragicamente scomparso nel 2001. L'asteroide «Carmagnola» onora una città ricca di cultura e storia, che è diventata giustamente celebre per l'altissima qualità dei suoi prodotti agro-alimentari, a partire dal celebre peperone per finire al coniglio grigio ed alla carpa della Badia. Grandissimo merito, sia per questa eccezionale valorizzazione del territorio che per la ferrea volontà di ottenere questo ambito riconoscimento "astronomico", va senza dubbio allo chef Renato Dominici, autentico mito della cucina piemontese e non solo, maestro indiscutibile della cultura eno-gastronomica e della sua storia. L'asteroide «Carmagnola», che porta il numero 16106, è stato scoperto il 12 novembre 1999 dalla stazione osservativa di Anderson Mesa e orbita attorno al Sole ad una distanza media di 348 milioni di chilometri. La sua orbita è inclinata sul piano Terra-Sole di soli 5 gradi e l'oggetto celeste può spingersi fino a una distanza minima di 180 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Le sue dimensioni sono stimate dell'ordine di 7 chilometri. Ci piace anche pensare che la sua forma possa ricordare quella di un "peperone", il prodotto a cui forse più di tutti Carmagnola deve la sua fama. La posizione e la traiettoria garantiscono un tranquillo futuro per il nuovo asteroide, senza alcun rischio di "violenti" impatti con la Terra. D’ora in poi, quindi, la città di Carmagnola avrà un nuovo e preziosissimo prodotto da salvaguardare, che, a sua volta, veglierà su di lei dagli spazi interplanetari. La città celebrerà l'ambito riconoscimento sabato 4 dicembre con una cerimonia ufficiale, alla presenza di autorità, dello scopritore e dei sostenitori della dedica.

 
Fonte: http://www.lastampa.it/_settimanali/tst/estrattore/tutto_scienze/art1.asp  
di  Vincenzo Zappalà - Osservatorio di Torino  

01/12/04

 
Hit Counter