La curiosità 

L´avvistamento dalla Val d´Aosta al Lazio: "Aveva una luce verde al centro"
L´oggetto celeste si è disintegrato al contatto con l´atmosfera

Allarme per palla di fuoco nel cielo, era un meteorite 

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BOLOGNA - «Ero fermo al semaforo, verso il centro di Verona. Con me c´era la mia compagnia. Abbiamo visto distintamente, all´orizzonte, quell´oggetto. Per due-tre secondi. Aveva una forma a goccia, il nucleo era verde, irraggiava luce. Direzione sud, sud-ovest. È sparito dietro il palazzo». Roberto Fontanot è un ex ufficiale paracadutista della Brigata missili di Verona. Un esperto di balistica. Quello che ha visto ieri sera, (e come lui decine di italiani, dalla Val d´Aosta al litorale romano, compresi piloti di jet e l´equipaggio di un C130 in addestramento sopra Pisa) è un "bolide", come si chiamano questi oggetti celesti che si disintegrano al contatto con l´atmosfera. La sua osservazione l´ha descritta al professor Giordano Cevolani, responsabile del Cnr di Bologna, esperto del gruppo meteore dell´Isac, Istituto di studi atmosfera e clima.
«Dalle descrizione si è trattato sicuramente di un meteoroide, grossa meteorite di qualche metro di diametro. La direzione sud-ovest segnalata a Verona è compatibile con gli avvistamenti sul litorale tirrenico. Era multicolore, ma la luce verde dal centro della palla di fuoco viene emessa dal ferro, il nucleo più denso del meteoroide. Segno che era alla fine della sua corsa». Il professor Cevolani spiega che il meteorite è solo un parente lontano delle meteore: «Queste ultime, come quelle della notte di San Lorenzo, sono frammenti di comete. I meteoriti provengono invece dalla fascia di asteroidi tra Marte e Giove, residui di un pianeta che non si è mai formato». Il professore, per spiegare l´ospite celeste di lunedì rispolvera la vicenda del "superbolide di Lugo" che alle 1.33 del 19 gennaio 1993 (gennaio è un mese particolarmente favorevole per questi fenomeni) si sbriciolò sopra la Romagna. Venne seguito da un radar a Budrio (Bologna). «Quel meteoroide aveva da cinque a dieci metri di diametro. Si accese a 95 chilometri d´altezza, arrivò a 30 chilometri dal suolo
e a diecimila gradi. Si trovò polvere a terra. Ma un bolide venne identificato anni fa anche sopra Fregene. Si distruggono tutti per disintegrazione o per perdita di massa. 

 

 

Data: Mercoledì, 02 febbraio 2005

Autore: LUIGI SPEZIA 

Fonte: La Repubblica - Pagina 23 - Cronaca

Collaborazione: Gildo Persone' - Centro Italiano Studi Ufologici - CISU - Roma

 
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