CERCHI NELLE ROCCE, MESSAGGI ALIENI?

di

Margherita Campaniolo

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Stupefacenti cerchi sono stati trovati nelle rocce delle pianure artiche. Dopo i cerchi nel grano, nel ghiaccio, nella sabbia ecc… ci troviamo di fronte ad una nuova forma d’espressione aliena? Incredibili lo sono di certo ma uno scienziato ne rivela l’origine: Madre Natura.

"Quando la gente vede queste formazioni esclama: Wow! E si chiede: Chi le avrà mai fatte?".

A parlare è A. Kessler, geologo dell’università di Santa Cruz – California. Kessler, attraverso uno studio pubblicato nelle pagine di "Science", propone, insieme al collega B.T. Warner dell'università di San Diego, un modello matematico che ne illustra la formazione, fornendo una risposta scientifica a ciò che poteva apparire un ennesimo enigma.

Nulla di misterioso se nei terreni artici possono svilupparsi tali bizzarrie. I cerchi sono opera dell’intenso e perdurante freddo di certe zone della terra che fa contrarre e sollevare le rocce; questi movimenti, con il concorso dell’acqua e del ghiaccio, generano curiosi e, a volte perfetti, cerchi. Ciò induce la pietra ed il terreno a muoversi secondo un fenomeno denominato col termine "freeze-thaw cycle".

Una di queste particolari zone in cui i cerchi di pietra si presentano è l’isola norvegese di Spitsbergen, posta sul Circolo polare Artico. Lì sono osservabili cerchi perfetti somiglianti a ciambelle, ad anelli, sparsi lungo una sterile pianura rocciosa. Stessa cosa accade in alcune zone dell’Alaska dove, ad esempio, ad un differente rapporto terreno-pietra, Kessler ha riscontrato cerchi il cui anello è costituito da ciottoli.

Le figure sono spesso allineate con la precisione di un disegno geometrico e Kessler stesso ha dichiarato: "Sono figure stupefacenti, quando si cammina attraverso quel particolare paesaggio non si può fare a meno di cercarne una spiegazione, non lasciano indifferenti" Certamente non sono passate inosservate all’occhio professionale dello studioso americano, il professor Kessler è infatti specializzato nello studio delle figure delle formazioni geologiche.

Kessler aggiunge come questo particolarissimo processo erosivo, pur presentandosi con maggior frequenza nelle zone artiche, può verificarsi, anche se con un’incidenza minore, in normali zone di montagna, là dove si verifichino regolari periodi di congelamento intenso alternato a fasi di scongelamento. "L'espansione del terreno bagnato, durante il periodo di congelamento, comprime il terreno e spinge sulle pietre. Col tempo le pietre si muovono verso le pietre ed il terreno verso terreno fino a separarli, formando queste figure". La formazione dei "cerchi di pietra" ha inoltre poco a che fare con la tipologia del terreno, Kessler ricorda infatti d’aver visto cerchi composti per metà da ghiaia da spiaggia e per metà da roccia frantumata.

Pur trattandosi di un fenomeno che si presenta solamente in particolari condizioni climatiche e il cui processo di formazione si attua in diverse stagioni, può essere rilevato e misurato abbastanza velocemente; questo perché tali cerchi "crescono" alla velocità di un millimetro all’anno.

La natura ci regala sempre di che stupirci! Fonte inesauribile di domande alle quali, stavolta, siamo stati in grado di rispondere.

 

 
   

Data: giugno 2003

Autore: Margherita Campaniolo

 

 

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