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Crop Circles

 

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  San Vito al Tagliamento  
 

 

 
 

Quando il grano va giù, salgono i dubbi!

 
     
 

Tutti fermi, il mistero è servito: Un, due tre..... Stallo!

 
 

di Margherita Campaniolo

 
 

"Gentilissima Margherita,
volevo informarLa che a San Vito al Tagliamento in provincia di Pordenone, alcuni gg fa..."

E' l'inizio di una delle e-mail ricevute dalla Redazione di Space Freedom, di cortesi ed attenti lettori che, con le loro segnalazioni, rendono sicuramente un servizio utile alla comunità degli utenti del sito.

Sandra e Paolo (i gentili autori) si riferiscono ad un caso di presunto cerchio nel grano ed inviano, a corredo, delle immagini della formazione che li ha incuriositi; chiedono il mio parere (crop circle?) e aggiungono di stare seguendo l'informazione locale, in attesa di maggiori ragguagli: fino ad oggi senza alcun risultato.

A Sandra e Paolo, in relazione allo specifico caso, dico che le immagini, seppur effettuate dal basso, sembrano mostrare un allettamento naturale, uno di quelli che possono intervenire sulle coltivazioni cerealicole vuoi per cause di natura atmosferica che per problemi nella struttura delle piante stesse (errori colturali, malattie...) che per il concorso di entrambe le cause.

 
     
 

 
     
 

 
     
 

Diverse le segnalazioni di questi giorni riguardanti allettamenti simili a quello di San Vito al Tagliamento, in provincia di Isernia, di Forlì, di Cesena, di Firenze ecc.. basta dare un'occhiata al nostro database per rendersi conto del fatto che questi ultimi superano di gran lunga, per numero, i casi di crop circles geometrici. Sandra e Paolo quindi non hanno nulla di che rimproverarsi se hanno dedicato il loro tempo e la loro attenzione, ad una semplice "avversità cerealicola" rimanendone colpiti, sono in buona compagnia. Anzi, più che buona...

Se osserviamo bene gli eventi di questi ultimi giorni, scopriamo che intere (o quasi) pagine di giornale sono state dedicate ad "avversità cerealicole" con toni misterici, cosa che può giustificare la punta di delusione provata dai miei due utenti se il "loro" campo non ha sortito lo stesso effetto o interesse sulla stampa locale. Da dove nasce questa diversità?

Bella domanda, poniamocela... nella sua duplice interpretazione:

1. Perchè la stampa di Pordenone non ha dato la notizia?

2. Perchè la stampa di altre località hanno dato la notizia?

Diverse le risposte:

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nella zona di Pordenone non ci sono stati, in concomitanza, casi di cerchi geometrici (viceversa per altre zone)

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nella zona di Pordenone non serviva, in quei giorni, qualcosa che "facesse notizia" (e viceversa)

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nella zona di Pordenone non vi sono giornalisti interessati ai misteri dei cerchi nel grano (e viceversa)

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nella zona di Pordenone nessuno ha segnalato a redazioni giornalistiche la presenza di segni nei campi (e viceversa)

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nella zona di Pordenone sanno riconoscere un allettamento (e viceversa)

Queste ipotesi potrebbero essere tutte possibili come tutte errate, o vere e false in parte ma vorrei riprendere l'ultima supposizione modificandola leggermente:

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nella zona di Pordenone i contadini sanno riconoscere un allettamento (e viceversa)

... Già...

Facciamo un esempio pratico: zona del forlinese, casi di allettamento titolati con molta enfasi e mistero, dichiara un coltivatore "Posso assicurare che in tanti anni non ho mai visto nulla di simile"; come commentare a simile dichiarazione se non con sbalordimento? Saprà bene un contadino cosa accade in agricoltura!

Eppure a leggere le news di questi giorni della Coldiretti si legge nero su bianco come la zona sia stata interessata da problematiche meteo che hanno prodotto danni ingenti alle coltivazioni, cosa puntualmente avvenuta nel corso degli ultimi anni con concomitante segnalazione, presso siti ed associazioni di specifico interesse, di presunti crop circles (e chi segue il mondo dei cerchi nel grano sa a cosa mi riferisco).

Ricordo la stagione 2005, stesso fenomeno d'allettamento in varie zone d'Italia del nord, stesso pronunciamento della Coldiretti e anzi, nei mesi precedenti la stessa organizzazione diffondeva, in ambiente agricolo, delle norme da seguire per scongiurare, il più possibile, i danni da allettamento, così frequenti in questi anni di "pazzie meteorologiche" ed accentuate da un eccessivo sfruttamento dei terreni, da eccessiva concimazione, da un uso di cultivar nuove che, se da una parte promettono e mantengono una resa in prodotto maggiore, dall'altro presentano culmi spesso non in grado di sostenere il peso delle spighe e poi... a danno avvenuto, il computo dei danni effettivamente subiti nei campi con relativa richiesta di indennizzo alle autorità competenti. Non credo proprio che quelle richieste di indennizzo fossero giustificate con "danno alieno".

Sandra e Paolo, come tutti quelli che ci scrivono meravigliati, sono in buona compagnia, certo, in compagnia persino della sottoscritta che si chiede come interpretare tutto questo, se c'è un errore interpretativo, se il "non ho mai visto" sia da prendere alla lettera e non significa "non conosco può accadere" perché altrimenti c'è veramente da preoccuparsi e fra un po', sulla scia di reality in cui vallette fanno i contadini e contadini sembrano vallette nate, cominceremo a leggere di mistero alieno nella cascola dell'albicocco o della mancata moltiplicazione delle patate ecc...

Su una cosa concordo: guardare un campo di cereali per allettamento naturale ha un fascino speciale, geometrie e disposizione di piante che nessun crop circles potrebbe simulare.

 
   

Sopra e sotto - Allettamento a Firenze - Signa - Maggio 2007 - Credit Luca I. che ringraziamo sentitamente

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Data: 15 maggio 2007

Autore: Margherita Campaniolo

 

 

 

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