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C’è qualcosa di nuovo sotto il sole dei crop?

Crop Circles, meno certezze e più perplessità?

Ovvero quando un "non scienziato" si pone delle domande

Di M. Campaniolo

Robert Boerman; nel controverso ed intricato mondo dei crop circles il nome Boerman è senza dubbio, internazionalmente, tra i più noti: crop circle researcher olandese, membro fondatore della PTAH Fondation, un gruppo nato nel maggio 2000 con lo scopo di attuare sia la ricerca che la raccolta di dati sul fenomeno crop circles, curatore del sito web Dutch Crop Circle Archive http://www.dcca.nl/index.html, collaboratore, in molte occasioni, del Professor Heltjo Haselhoff.

Perché oggi comincio un articolo parlandovi proprio di Boerman? Un articolo che vede nel sommario la frase "Ovvero quando un "non scienziato" si pone delle domande"? Perché oggi, a mio avviso, il vero stato dell’arte sul fenomeno crop circles appare essere proprio quello di un argomento che ha desiderato fortemente essere confortato dalla scienza, a cui la scienza, per nome di alcuni suoi esponenti, ha dato delle risposte, risposte che per diverso tempo sono apparse coerenti e possibili ma che, poste di fronte alla voglia di capire e ai dubbi di qualcuno, appaiono vacillare in più punti e perdere quella scientificità di cui amava fregiarsi.

Oggi Robert Boerman si aggiunge alla lista di ricercatori a cui tali risposte non appaiono più così chiare e scontate. Nero su bianco e con grande onestà intellettuale, dalle pagine del suo sito, dichiara questa sua perplessità e non si ferma certo qui, considera questo nuovo aspetto della sua visione dell’argomento crop, un punto d’inizio per cercare di capire, con le proprie forze, cosa non appare andare più "a suo posto" nell’intricato puzzle delle anomalie dei crop.

Cercherò adesso, partendo proprio dai dati "scientifici" di illustrare cosa Boerman ha voluto sottolineare e perché.

Tra le ricerche del gruppo "BLT" (Burke, Levengood, Talbott) Research Team, costituito ufficialmente come associazione non-profit nel 1999 con il contributo finanziario del filantropo Laurance S. Rockefeller ma operante fin dal 1992) si legge un interessante studio riguardante l’incidenza delle anomalie riscontrate nei cerchi non geometrici o "Non-Geometric Crop Formations" . Si legge "La maggior parte della gente è ignara che la stessa "firma di energia" documentata in piante ed in terreni interessati dalle formazioni "geometriche" -- formazioni con disegni riconoscibili per forma -- è stata inoltre trovata in molte zone del raccolto appiattito in modo non geometrico". Si continua dichiarando, nei Non-Geometric Crop Formations, un’incidenza delle anomalie addirittura molto superiore , quasi il doppio, che nelle formazioni geometriche e, tra le altre cose, viene presentata una nuova e strabiliante anomalia una "a dramatic new plant anomaly"  trovata in primo luogo in Inghilterra, ad Avebury, nel 1999, poi nello stesso anno in U.S.A, a Whitefish (Montana) ed infine nel 2000 a Moosomin (Saskatchewan). Descritta anche col supporto d’immagini ci viene spiegata http://www.bltresearch.com/otherfacts.html come l’effetto a lungo termine (!) dell’esposizione della pianta immatura ad una certo tipo di radiazione. A supporto di ciò, in un paragrafo a seguire dal titolo "Light Phenomena", si illustra il fenomeno delle BOLs: "Ever since people began paying attention to crop circles strange balls of light (BOLs), frequently softball-size but sometimes smaller or larger, have been regularly seen, photographed and/or videotaped in and around the fields the circles historically are known to frequent. These BOLs are seen in daytime as well as at night, and have now been observed (and in many cases videotaped) in every country where crop circles are studied." e quindi come fenomeno osservato dentro o attorno ai campi interessati dai crop. Le anomalie, questa anomalia è effetto di queste BOLs? Ciò parrebbe essere il suggerimento, la consequenziale deduzione da fare.(*)

Vengono osservate, fotografate e filmate? Passiamo per adesso come "buona" ciascuna di queste osservazioni, ma scientificamente? Scientificamente, gentile Talbott, attuale presidente del gruppo BLT, che può dirci per "confortarci" da un punto di vista scientifico? Quelle BOLs sono la causa della "dramatic new plant anomaly?

In ogni caso quello che si vuole far intendere nella pagina appare chiaro, c’è una nuova anomalia che non può che confermare la teoria, anzi, la certezza  delle BOLs come sfere creatrici dei cerchi nel grano.

Tale anomalia è poi stata riscontrata in altri crop, anche in alcuni analizzati da Robert Boerman e questo è stato letto dal ricercatore come una prova di veridicità delle prove scientifiche; dice testualmente "Non avevo idea di cosa potesse causare tale anomalia e perciò ho pensato che la spiegazione fosse giusta".

Ecco che quest’anno accade a Boerman qualcosa che pone tutto ciò in serio dubbio: l’11 luglio 2003, a Dronten (Olanda) Boerman ritrova la stessa anomalia ma si accorge di un nuovo elemento e cioè che l’anomalia è presente non solo all’interno del cerchio ma anche tutto intorno a questo, in pieno campo. Boerman non dichiara questo particolare nel report sulla formazione di Dronten presente nel suo sito web e questo poiché intende, prima di tutto, capire cosa sta accadendo. Aggiungo io che il crop in questione, per intenderci quello di Dronten, su frumento, del diametro di 62 metri, tutto in senso orario, semplice ma non oserei definire più che bello da un punto di vista estetico e perfetto nelle linee costruttive, riproduce esattamente il logo della Vodafon, cosa che Boerman indicò a suo tempo da subito e che da ogni dove, anche su Space Freedom http://www.margheritacampaniolo.it/omnitel.htm , venne letto come un chiaro ed inequivocabile segno di opera umana.

Immagino molto bene cosa dovette pensare il ricercatore nel trovare, proprio in quel crop, la "a dramatic new plant anomaly" prima ancora di vedere come fosse presente anche esternamente al crop; disarmante, senza dubbio.

Ciò che accadde dopo, Boerman lo racconta solo oggi: a stagione dei crop conclusa parla con un coltivatore della sua scoperta estiva e il fenomeno gli viene spiegato come una malattia del grano, malattia che il contadino non ha dubbi a definire tale. Il ricercatore, pur ascoltando la spiegazione del contadino che fa notare come l’anormale sviluppo della parte fruttifera sia dovuto alla non apertura dell’ultima foglia (fase che precede la fioritura detta fase di levata o di spigatura, con presenza di "botticella" o di foglia "a bandiera" http://www.margheritacampaniolo.it/CGSagronomia10.htm ), giustamente e prudentemente pensa di contattare un esperto in agronomia dell’università di Vageningen, cosa che non gli riesce ma, nel frattempo, accade ancora qualcosa: Boerman si definisce un uomo molto curioso, ciò lo spinge, a fine luglio, a visitare un campo di grano olandese dove non vi è traccia alcuna di crop circle e, la sua meraviglia è massima, quando trova la stessa identica anomalia riscontrata dentro e fuori il crop di Dronten! Oltre a ciò, Boernam, che nel suo giardino ha seminato del grano biologico per comprendere meglio lo sviluppo di queste piante (cosa non si fa se si vuol capire, come non condividere!), nell’ultima settimana riscontra come le sue stesse piantine di frumento presentano la "a dramatic new plant anomaly".

Boerman dichiara (pur nella convinzione che non si fermerà qui) che appare logico come tutto ciò difficilmente potrà essere letto se non come un dato che indichi l’estraneità di questa fenomenologia con le anomalie dei crop circles ma credo sia possibile andare oltre con le deduzioni ed i ragionamenti….. perché allora tutto quanto fino ad oggi ci è stato presentato, frutto dello stesso metodo d’indagine, dallo stesso gruppo (BLT), dagli stessi analisti, sulle stesse pubblicazioni scientifiche (Physiologia Plantarum) come indiscusse anomalie non abbia motivo di essere messo in discussione? Perché chi "osa farlo" è zittito aspramente con l’affermazione che "Tale è l’indicazione della scienza", chi non è scienziato, quindi, stia zitto?

Chiediamoci invece, legittimi i dubbi e le domande, per chi li ha, come in questo caso Boerman, onesto ritornare sugli studi e rispondere con chiarezza e senza trincerarsi dietro nulla per chi pensa di avere le risposte poiché a cuore di chi si pone le domande esiste un unico desiderio, capire, niente altro.

Margherita Campaniolo

N.B. Si ringrazia sentitamente chi ha voluto segnalarmi, tra i post del gruppo di discussione IDU, l'indicazione di una mia errata interpretazione della frase, riferita al Light Phenomena: "where crop circles historically are known to form" presente in precedenza in questo articolo.

Poiché la pagina di riferimento da cui questa era stata tratta è stata modificata, ho ritenuto non corretto mantenere l'espressione usata precedentemente; a verifica il testo sarebbe differente.

Riporto quindi, al punto di chiamata, quanto  è attualmente online sul sito della BLT; consequenziale la variazione  relativa alla traduzione e al suo commento.

In assoluta onestà, e nel porgere le mie scuse per la svista, ricordo come l'argomento oggetto di discussione all'interno dell'articolo  (la "dramatic new plant anomaly") non solo non ha avuto a soffrire dell'errore ma non è stato modificato in nessuna parte. Margherita Campaniolo

 

Fonti Bibliografiche:

http://www.bltresearch.com/

http://www.dcca.nl/index.html

http://www.margheritacampaniolo.it/cumgranosalis.htm

 

 

Margherita Campaniolo

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