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Lo studioso messicano Carlos Diaz ha confermato l'autenticità dei segni comparsi a Nervesa lo scorso giugno
I cerchi nel grano sono autentici
Le tracce sono state analizzate al microscopio. L'assessore Bolzonello vuole inserirle in un libro
Nervesa

Mentre sale a Nervesa la febbre degli ufo, Carlos Diaz annuncia: "quei cerchi nel grano sono autentici". C'erano adulti, ma anche bambini e anziani. Arrivavano da Nervesa, ma anche dal resto del comprensorio montebellunese, della provincia di Treviso e del Veneto. In totale, circa settecento persone, assiepate sulle tribune della palestra della scuola media, sedute sulle poltroncine collocate nel campo da gioco, in piedi in corrispondenza dell'ingresso. Tutti riuniti, alle 20.30 di venerdì, per ascoltare "il vangelo" del messicano Carlos Diaz, ufologo internazionale e collaboratore degli istituti di ricerca americani.

Quale il motivo dell'incredibile afflusso? A Diaz spettava il compito di confermare o meno l'autenticità dei cerchi nel grano comparsi lo scorso giugno in via Granze, nel Comune di Nervesa al confine con Arcade, sui quali aveva già dato delle anticipazioni, un mese, fa l'ufologo Antonio Chiumiento. E Diaz non ha deluso il suo pubblico. «La spiga dentro al cerchio di grano comparsa a Nervesa è stata analizzata al microscopio ottico - è il concetto espresso dall'ufologo -. Visto che era alterata rispetto all'esterno, si trattava, senza dubbio, di un esemplare autentico». Musica, ovviamente, per le orecchie di tutti gli appassionati, molti dei quali avevano peraltro già ascoltato Diaz tempo fa a Mogliano. Intanto, i "cerchi nel grano" di Nervesa potrebbero finire presto anche in un libro. «Stiamo trattando - spiega l'assessore alla cultura, Massimiliano Bolzonello - per poterli inserire in un libro che l'ufologo Antonio Chiumiento (protagonista della prima serata nervesana, ndr) sta realizzando».Dopo l'annuncio iniziale relativo a Nervesa, Diaz ha affrontato il tema più in generale, peraltro con toni, secondo gli esperti, più blandi rispetto a quanto era accaduto in altri contesti e con effetti meno spettacolari di quanto avesse fatto Antonio Chiumiento. In particolare, Diaz ha presentato la propria esperienza di "contattista": questa sarebbe iniziata nel 1981 con l'apparizione di un'astronave da lui fotografata mentre l'auto su cui viaggiava andava in tilt. Poi, un invito ai presenti, su richiesta degli alieni, a «fare il possibile per lasciare alle generazioni future un pianeta vivo e bello». Un racconto che ha incantato una parte dell'uditorio e, ovviamente, fatto sorridere il partito degli scettici. Che, comunque, non hanno potuto ricavare dalla serata alcun messaggio distruttivo o demoniaco. Anzi.

Laura Bon

http://www.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Codice=1607238&Luogo=Treviso&Data=2003-10-26&Pagina=17

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