Il fascino discreto di un'immagine

di

Margherita Campaniolo

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Guardate questa immagine e poi ditemi che pensieri vi suscita. Sì, è un corpo celeste, più precisamente un pianeta o un satellite in quanto non presenta luce propria e si mostra a noi come se vedessimo la nostra Luna durante una delle sua fasi intermedie. 

In quale parte del buio cosmico avrà sede? Quanto sarà distante da noi? Farà parte di un sistema? Cosa saranno mai quelle zone più chiare? Di quali elementi sarà composto? Ospiterà qualche forma di vita?

Queste le domande che l’uomo, di fronte ad immagini di questo tipo, si pone da sempre, immagini che esercitano nell’animo esploratore e, se volete, sognatore dell’appassionato del cielo, un fascino tutto particolare.

Bella quest’immagine, vera, reale, capace di riportarci alla nostra dimensione di “nulla nel nulla”. Distogliere lo sguardo da visioni come questa è per me difficile e so che molti di voi condividono le mie stesse emozioni.

Eppure vi assicuro che di questo puntino, per metà illuminato dalla sua stella, voi sapete già tantissimo e che tutte le domande che vi sarete posti nel rimirarla hanno in voi una risposta poiché quel puntino altri non è che la nostra Terra. L'immagine in sé,  più che interessante, acquisisce alla luce di ciò, un quid in più, una straordinarietà tutta particolare? Indubbiamente sì ma a ben ragione perchè "lei" è realmente un evento straordinario.

Questa foto resterà di certo nella storia dell'astronomia, è uno tra gli eventi di spicco di questo anno 2003,  un fatto unico, il primo nel suo genere. Autore ne sono il satellite Mars Global Surveyor, in orbita attorno al pianeta Marte, e la sua telecamera Mars Orbiter Camera,  puntata verso la Terra per riprendere un incredibile quanto fortuito allineamento, una congiunzione che, dal nostro punto di vista di terrestri, mai avremo la possibilità di osservare, una congiunzione planetaria tra Giove e Terra (foto che è possibile ammirare al Link http://www.msss.com/mars_images/moc/2003/05/22/

Non è questo ciò che, in ogni caso, rende ai miei occhi l'immagine così straordinaria quanto il fatto di vedere il nostro pianeta così come lo vedrebbe un ipotetico abitante di Marte, così come noi ammiriamo Venere o Mercurio: un disco planetario con tanto di fasi che nulla svela di noi e delle nostre vite. Ecco come appare il nostro mondo nella sua prima immagine mai ripresa da un altro pianeta.

Veniamo a qualche dato tecnico:

La foto riprende il nostro pianeta come si presentava alla vista marziana in data 8 maggio 2003 ore 13:00 GMT (foto diffusa il 22 maggio).

 Marte e la macchina fotografica MOC si trovavano a 139 milioni di chilometri dalla Terra.

La zona luminosa nella parte superiore dell'immagine è l'America del Nord; sotto una zona più scura segue l'America Centrale ed il Golfo del Messico. La parte più luminosa riprende la regione settentrionale dell'America del Sud.

L'immagine è stata colorata artificialmente in quanto la macchina fotografica ad alta risoluzione del Mars Global Surveyor riprende soltanto immagini in bianco e nero o in gradazioni di grigio; il colore è stato comunque derivato da foto fatte dal Mariner 10 e dalla sonda Cassini perciò rispondenti al vero.

L'immagine è a cura ed  elaborazione del famosissimo Malin Space Science Systems

 

 
   

Data: martedì 8 luglio 2003 11.40

Autore: Margherita Campaniolo

 

 

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