Meno oscura la misteriosa perfezione matematica della natura

Trovate le "molecole architetto" delle piante

 di Margherita Campaniolo

Il primo a parlarne fu Leonardo da Vinci; la fillotassi, questa ordinata disposizione matematica delle foglie e dei fiori sui rami degli alberi, e che ha dell'incredibile, ha interessato da sempre i fitobiologi ma anche i matematici tanto è vero che dalla fillotassi fu tratta una costante che è data da una frazione che prende il nome di Quoziente di Fillotassi o Divergenza fogliare.

Il quoziente di fillotassi è costante per tutti gli individui di una specie, mentre può variare da una specie all’altra (pero 3/8; mandorlo 5/13…). Ad esse è stata persino applicato il "Rapporto Aureo" di Fibonacci (Leonardo Pisano) considerato uno dei più importanti matematici del Medioevo.

Oggi cominciamo ad intravedere una risposta alla magia matematica delle piante, così perfetta anche senza l'ausilio di compassi ed altri strumenti geometrici. Sono state scoperte le molecole artefici di quest'abilità che fa in modo che, sui rami, foglie e fiori seguono delle disposizioni precise.

Gli studi sono avvenuti su Arabidopsis Thaliana, (una comune pianta selvatica, appartenente alle brassicacee) e indicano il coinvolgimento dell'ormone della crescita vegetale, l'auxina, e delle proteine di trasporto di questo ormone sulle cellule dei germogli. Nell'Arabidopsis gli architettArabidopsis thaliana (Crucifere).i molecolari costruiscono un disegno a spirale. «Già gli antichi naturalisti rimasero affascinati dalla regolarità della disposizione di foglie e fiori. Questa è la prima volta che si forniscono dati sperimentali per spiegare come è regolata la fillotassi», ha riferito in un'intervista la ricercatrice italiana Eva Pesce che ha partecipato agli studi condotti da Cris Kuhlemeier (Università di Berna, Svizzera). I risultati degli esperimenti sono apparsi sull'ultimo numero di Nature.


Informazioni scientifiche:

C.Longo, Biologia vegetale, Utet

Nature

 

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