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Luci Anomale in Adriatico

E’ stata presentata sabato pomeriggio al centro civico di Gabicce Mare (PU) la seconda edizione di “Luci Anomale in Adriatico” a cura del gruppo astrofili “N.Copernico” che lavorano all’interno del progetto denominato Cross Project. In questa occasione sono stati resi noti gli ultimi lavori di carattere scientifico dei ricercatori che si occupano di questo fenomeno non ancora svelato. Incontriamo Gianfranco Lollino coordinatore di CROSS, Copernico Radio and Optical Skywatching System


Di cosa parliamo quando ci riferiamo a luci anomale?
Parliamo di bagliori, di luci intense di un colore rosso arancio brillante, simili a quella di Venere e non riconducibili a nulla di conosciuto, che appaiono per pochi istanti e svaniscono chiudendosi in se stesse.

Dal titolo della conferenza sembra che il fenomeno riguardi solamente l’Adriatico, è così?
I bagliori di cui parliamo sono dei fenomeni atmosferici avvistati dal personale dell’Osservatorio Astronomico N. Copernico di Saludecio (RN) con una certa frequenza dal gennaio 1997 in prossimità della costa adriatica e più specificamente nella zona compresa tra la Romagna e le Marche. Ma lo stesso fenomeno è studiato dal 1981 anche nella valle di Hessdalen in Norvegia dove, sebbene negli ultimi anni si sia ridotto, negli anni ottanta il fenomeno era cosi frequente da raggiungere circa 20 avvistamenti alla settimana .

Come si comportano queste luci in cielo?
I bagliori che si avvistano si muovono, si sdoppiano, si triplicano e poi si ricompattano e quando si specchiano sul mare, offrono uno spettacolo davvero incredibile.

Ed è possibile stabilirne la grandezza?
No, non ancora. Non abbiamo dati certi ma solo stime visuali.

Avete trovato testimonianze di avvistamenti precedenti a quelli avvenuti in Norvegia o si tratta di un nuovo fenomeno?
No, non si tratta di un nuovo fenomeno, avvistamenti simili si registrano da almeno tre secoli in parti diverse del mondo e in passato hanno contribuito a creare storie di fantasmi e di ufo. Possiamo trovare, infatti, tra i numerosi santuari lungo la costa delle Marche veri e propri luoghi di culto dedicati alle cosiddette “Madonne dei lumi” già a partire dal XIV secolo.

Qual’è lo scopo del progetto e quanti siete a lavorarci?
L’obbiettivo è quello di documentare e studiare da un punto di vista scientifico questo non identificato fenomeno luminoso che la scienza ufficiale considera “anomalo” verificando le analogie con il fenomeno documentato in Norvegia e in altre parti del mondo.
I dati presentati in questa seconda edizione del convegno sono merito di Massimo Teodorani , astrofisico IRApINAF che ha presentato oltre ai risultati dei suoi studi sulla natura dei vari fenomeni luminosi anche molto materiale fotografico e video proveniente da testimonianze di diversi siti mondiali, di Fabiana Fiatti , ricercatrice A.L.P. (Anomaly Light Phenomena) e coordinatrice del CROSS Project per la regione Marche, che ha compiuto una ricerca storica sulle apparizioni di luci connesse alle tradizioni religiose delle Marche e Marco Peruzzi che è il responsabile del Progetto SASSALBO della provincia di Lucca.

Con quali strumenti al momento monitorate questi fenomeni?
Gli strumenti, come si potrà intuire, rappresentano la parte più complessa della ricerca soprattutto per le difficoltà di reperimento della strumentazione. Il monitoraggio delle Luci prevede per quanto riguarda il campo ottico l’utilizzo di una videocamera digitale, dotata di intensificatore di immagine infrarosso, di una fotocamera reflex con ottiche fisse, l’utilizzo di una camera CCD accoppiata con un filtro a reticolo di dispersione per l’acquisizione di immagini spettrometriche montato su un treppiede mobile e binocoli. per il campo radio/radar utilizziamo sistemi sviluppati e sperimentati dai ricercatori CNR del Dip. Di Radioastronomia di Medicina (BO) con la collaborazione del CNRpIRA e CNRpISAC e dagli ingegneri dell’ Ostfold College di Sarpsborg in Norvegia.

Qual è il periodo di maggiore visibilità di questo fenomeno?
Il picco di visibilità di questo fenomeno nei mesi invernali è Gennaio mentre per il periodo estivo sono i mesi di Agosto e Settembre quando le condizioni meteorologiche sono ottime.

Fonte: http://www.mareinitaly.it/notizie_v.php?id=741

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