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Credits: ESA - P.Carril

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L'Esa non intende rimanere indietro rispetto alla Nasa nella corsa per la Luna. Per questo gli esperti riuniti a Edimburgo (Scozia) hanno delineato una nuova strategia di esplorazione per i prossimi anni. I piani sono però ancora provvisori: dovranno essere approvati infatti dal Consiglio dei Ministri dei 17 paesi membri nel 2008.
Negli anni scorsi, la Nasa ha previsto una serie di attività esplorative per il prossimo futuro dal costo di 104 miliardi di dollari destinate alla costruzione di una base lunare abitata da astronauti. L'agenzia americana ha anche detto di essere disposta ad accettare la cooperazione con altri enti spaziali. Tocca ora all'Esa rispondere a questa sfida, senza farsi sopravanzare da potenze emergenti nello spazio come l'India e la Cina.
La strategia per il momento fa perno dal punto di vista scientifico sul programma Aurora che punta a studiare la comparsa delle condizioni necessarie alla vita nel Sistema Solare. L'obiettivo in questo caso sarà inviare nuove sonde su Marte. La prima, chiamata Exomars, dovrebbe partire nel 2013. La seconda, ancora da battezzare, punterà invece a riportare campioni di suolo marziano sulla Terra entro il 2020.

Data: 10 febbraio 2007

Autore: a cura di Margherita Campaniolo