Home

Su Marte ci sono microrganismi viventi

Home Marte

 

 

UNIVERSITÀ DELLA TUSCIA

 È la tesi di Silvano Onofri docente di Botanica Sistematica

di ANTONELLA POLIDORI


LA VITA su Marte, l'enigmatico «pianeta rosso», potrebbe non essere solo un'utopia.
Niente a che vedere con piccoli marziani colorati, ma piuttosto microrganismi biologicamente viventi, celati, nei millenni, negli strati più profondi del suolo del pianeta.
A non escludere questa possibilità è Silvano Onofri, docente di Botanica Sistematica presso l'università della Tuscia e membro di un topical team di studiosi che sta lavorando, su finanziamento dell'Ente Spaziale Europeo, ad una serie di esperimenti che mirano a constatare la resistenza e possibile sopravvivenza di microrganismi antartici sul suolo marziano.
«Allo stato attuale delle cose - esordisce il professore, impegnato in studi specifici sulle possibilità di vita al di fuori del sistema terrestre - la vita su Marte, in superficie, è praticamente da escludere . Quello che invece si spera di scoprire, con le missioni attualmente in corso, è la possibilità di forme viventi nascoste nelle profondità del suolo, laddove possono incontrarsi strati di permafrost, cioè di terreno perennemente ghiacciato. Questo tipo di situazione - spiega chiaramente Onofri - esiste già in Antartide ed ha permesso la proliferazione di una attivissima vita microbiologica".
Una seconda possibilità, per sperare nell'incontro extraterrestre, è poi rappresentata dalla ipotizzabile presenza di laghi e masse di acqua sotto i poli, come i nostri laghi subglaciali che si trovano al di sotto delle calotte polari.
«Se esistessero questo genere di laghi, come del resto è estremamente probabile che esistano - conclude Silvano Onofri- lì troveremmo senza dubbio forme di vita biologica in parte anche simile a quella del nostro pianeta».
Purchè le sonde che atterrano su Marte facciano tutte, attentamente, il loro dovere.
Eistono infatti molto aspettative sui dati che queste trasmetteranno a terra, e, in base alle informazioni raccolte da queste sonde, si conta di poter risolvere molti dei misteri che hanno sempre accompagnato ogni studio sul «pianeta rosso».
Non rimane altro che attendere il riscontro sui dati che questi «messaggeri» galattici potranno fornire agli studiosi. Molte delle fantasie che hanno caratterizzato l’esistenza stessa del pianeta potrebbero crollare. O forse tornare d’attualità.

 

 
   

Data: 09 gen. 04

Autore:  ANTONELLA POLIDORI

Fonte:Il Tempo

Link:

 

Questo contenuto di Space Freedom è pubblicato secondo la licenza di utilizzo di Creative Commons, salvo diversa indicazione.

L'editore non assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali errori contenuti nell’articolo o di errori in cui fosse incorso nella loro riproduzione sul sito.