29/02/2004

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Ciò che tutti i terrestri vorrebbero poter vedere:

un tramonto marziano

  di Margherita Campaniolo

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Sono le 17:30, ora marziana sulla piana di Gusev; Spirit viene “svegliato” per "guardare", al posto nostro, ciò che tutti i terrestri vorrebbero poter vedere: un tramonto marziano.

Così il robot, diligentemente, volge lo sguardo a sud-ovest e scatta questa sensazionale fotografia.

Un tramonto con un sole appena sopra l’orizzonte, di un colore un po’ diverso dai soliti a cui siamo abituati. Per motivi scientifici, in modo che la lunghezza d'onda della foto panoramica permettesse le misurazioni auspicate, sono stati privilegiati i filtri verdi e viola piuttosto che i soliti rosso-verde-blu; ciò però non impedisce di vedere qualcosa di realmente magnifico, inusuale... quel blu attorno agli ultimi residui di sole.

L’aria è ricca di polvere e ciò oscura velocemente l’orizzonte oltre che a rendere il sole più debole di quanto non lo sarebbe per sole ragioni di distanza.
Il cielo sopra il sole ha una spettacolare tinta blu, la stessa tinta blu che fu osservata sia dal Pathfinder che dal Viking, atterrato su Marte nel 1976. Oggi sappiamo che è la polvere marziana a produrre questo effetto, un colore blu osservato sempre vicino al sole. L’opposto avviene sulla Terra, dove il blu è prerogativa delle zone lontane dagli ultimi raggi della nostra stella ed in cui un tramonto si tinge di rossi, d’arancio e giallo.

Come potrebbe perciò cantare un sonetto marziano? “Rivedo stanotte i tuoi occhi, blu come un sole che staglia i suoi raggi su un giorno che muore”

 

 
 
   

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