L’Europa sbarca su Marte Beagle atterrerà a Natale
 

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La capsula-robot deve cercare tracce di vita e analizzare il terreno

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Il primo passo verso Marte del robot europeo Beagle 2 è compiuto. Ieri mattina dopo un viaggio di oltre sei mesi aggrappato alla sonda Mars Express dell’Esa, la capsula che lo contiene poco più grande di una ventiquattrore, si è staccata proiettandosi verso la superficie del Pianeta Rosso. Ora per cinque giorni viaggerà in solitudine roteando su se stessa per stabilizzare la corsa. Sfreccerà nel buio cosmico in uno stato d’ibernazione, con tutti gli strumenti spenti. Si risveglierà la notte di Natale quando si tufferà nell’atmosfera marziana alla velocità di 20 mila chilometri orari diventando una palla incandescente a causa dell’attrito. Anche se la coltre d’anidride carbonica che avvolge il pianeta è sottile e cento volte meno densa della nostra atmosfera, è comunque sufficiente per distruggere un veicolo che l’attraversi con un angolo sbagliato. Ecco perché ieri mattina al centro di controllo di Darmstadt, in Germania, da dove si controlla la missione, l’ansia attanagliava la gola: era la prima volta che gli ingegneri europei effettuavano la rischiosissima manovra. «Il primo passo critico lo abbiamo superato, ora ci aspettano gli altri altrettanto difficili» ha commentato David Southwood, direttore scientifico dell’Esa.
Beagle 2 non dispone di motori e piomberà su Marte come una pallottola. Per questo la sonda-madre, prima di rilasciarla, ha deviato la sua traiettoria così da lanciarla con precisione sull’obiettivo.
Mentre la capsula scenderà verso la superficie nelle prime ore di Natale Mars Express accenderà i razzi per entrare in orbita marziana e rimanerci almeno per 687 giorni terrestri (un anno marziano). Dall’alto scruterà il velo d’aria, studierà i minerali in superficie e con un radar italiano cercherà il ghiaccio nel sottosuolo. Beagle 2 dopo lo sbarco attutito dagli airbag proverà a svelare qualche segreto geochimico ma soprattutto tenterà di scoprire tracce di vita. Impresa ardua ma affascinante affidata ad un grappolo di strumenti posti all’estremità del suo braccio robotizzato.
Il luogo scelto è la pianura di Iside, un grande cratere poco sopra l’Equatore, ritenuto favorevole perché i fondali forse raccolgono i sedimenti di antichi fiumi. «L’atterraggio natalizio è una grande sfida che ci rende nervosi - dice Rudolf Schmidt, responsabile della spedizione -. Abbiamo una sola opportunità e non possiamo perderla. Beagle 2 dovrà fare tutto da sola sino a quando non aprirà i pannelli solari, accenderà i suoi apparati e ci dirà che tutto va bene. Allora smetteremo di incrociare le dita».
Beagle 2 è costruita dagli inglesi mentre Mars Express nasce con la collaborazione dell’intera Europa. L’Italia partecipa attraverso l’Asi che coordina università (Roma, Padova), il Cnr e l’Istituto di astrofisica spaziale. Gli strumenti invece sono usciti da un gruppo di industrie nazionali (Alenia, Galileo, Laben, Corista e Contraves). L’avventura è iniziata e le immagini della spedizione si possono vedere anche su Corriere.it . Mars Express è intanto inseguita dalle due sonde americane che sbarcheranno in gennaio.

 

 
   

Data: 20/12/03

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Fonte: Corriere della Sera

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