Arriva l’era delle medicine personalizzate
 

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Il 2004 sarà l’anno della medicina targata Dna. L’analisi e lo studio dettagliato del patrimonio genetico dell’uomo consentirà infatti alla scienza di fare degli enormi passi in avanti, i cui effetti si inizieranno a vedere già dal prossimo anno.
Non si tratta solo della comparsa di nuovi e più efficienti farmaci, ma anche di un modo innovativo di usare i medicinali più tradizionali, stabilendo grazie anche a test genetici, quella che dovrebbe essere la terapia più efficace per la cura delle malattie in ogni singolo paziente.
Nel prossimo anno poi, sono attesi i risultati di un altro grande e importante studio sul Dna. Si tratta della mappatura degli aplotipi, e cioè dei gruppi di geni che concorrono a determinare la suscettibilità di ciascun individuo a una malattia o a una precisa sostanza. Sviluppati dall’Snp Consortium e dall’Haplotype Map Project, i due progetti puntano a definire la variabilità genetica fra gli individui e potrebbero rappresentare il passo decisivo verso la definizione di nuove strategie terapeutiche che intervengono direttamente sulla causa genetica delle malattie.
«La conoscenza dettagliata del genoma umano e anche delle interrelazioni che sussistono tra i diversi geni e le proteine ad essi collegate - spiega il vice direttore scientifico del San Raffaele di Milano, Adriano Lazzarin - darà già dal prossimo anno un impulso formidabile alla medicina». Le principali direzioni in cui si manifesterà questa rivoluzione, sono essenzialmente due. «Quello - spiega Lazzarin - della terapia genica e quello della cosiddetta farmacogenomica». Si tratta di due campi sui quali si sta concentrando sempre di più l’attenzione sia degli addetti ai lavori che dei potenziali pazienti. Soprattutto la farmacogenomica, infatti, è un settore della ricerca scientifica che punta a stabilire in che modo ogni singolo paziente reagisca ai farmaci.
«La maggior parte dei medicinali in circolazione - spiega ancora Lazzarin - agisce in maniera diversa sulle singole persone. Il motivo di questo fenomeno dipende dalle differenze genetiche che ci sono in ciascuno di noi. Capendo queste differenze, sarà possibile trovare per ogni paziente non solo il giusto farmaco, ma anche la giusta dose da somministrare».
Il secondo campo di applicazione della genetica alla medicina destinato ad aprire nuovi scenari nel 2004, è la terapia genica: una strategia di lotta contro determinate malattie, come l’Alzheimer o il cancro, che punta a rimuovere le cause genetiche che le determinano riparando direttamente il Dna danneggiato. «Uno degli ostacoli più grandi - afferma Lazzarin -, in parte però superato, è costituito dal modo in cui si introducono questi pezzetti di Dna ”corretto” nel patrimonio genetico della persona malata».

 
   

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Autore: EMANUELE PERUGINI

Fonte: Il Mattino

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