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Egitto, scoperta pietra più antica della Stele di Rosetta

Una nuova stele con iscrizioni in tre lingue (greco antico, demotico e geroglifico), più antica della famosa "stele

di Rosetta" utilizzata dall'archeologo Champollion per decifrare l'antica scrittura egiziana, è stata scoperta a

Tell Basta (Bubasti), una delle antiche capitali del Delta del Nilo - nota per il culto della dea Gatta-Bast - da una

missione archeologica tedesco-egiziana.

«È la pietra più bella e più importante del genere scoperta negli ultimi 120 anni», ha dichiarato il capo archeologo

tedesco Christian Tietze, docente dell'università di Postdam, precisando che è stata scoperta vicino ad una statua

alta 11 metri, che raffigura una figlia-moglie di Ramesse II, Merit Amon.

Datata al 238 avanti Cristo, la stele in granito grigio, alta 99 centimetri, larga 84 e spessa 65, riporta un «decreto canubiano» del periodo (246-221) di Tolomeo III Evergete (Benefico) che ne testimonia il potere ed il buon governo. In particolare indica una rettifica del calendario dell'antico Egitto, che verrà applicata solo 250 anni più tardi, sotto Giulio Cesare. Dei tre testi, quello greco è conservato nelle condizioni migliori e contiene 67 righe, quello demotico 24. «Questa è la quinta copia di una stele della quale sono state trovate altre quattro - ha detto il direttore delle antichità del Delta e del Sinai del nord, Mohamed Abdel Maksud - ed è quella in migliori condizioni. È senz'altro la più importante, rispetto a quelle scoperte negli ultimi 50 anni intorno ad Alessandria e Tanys, antica capitale del Basso Egitto. Qui ora sono in corso lavori di restauro in vista di uno sviluppo del turismo culturale».

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28/04/04