L'ESPERTO DI ROZZANO
«Quell'ufo che volava sopra la tangenziale di Milano»

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ROZZANO. «Parlami dell' esistenza di mondi lontanissimi...» cantava Franco Battiato negli anni '80. Un ufologo rozzanese, Ferdinando Guazzotti, 64 anni, deve aver preso alla lettera il testo del cantautore, tanto che sugli Ufo ha scritto il libro «Alieno per caso». Vi racconta con sorprendente autoironia (oltre a spiegare fenomeni affascinanti della professione di ufologo e i segreti del cosmo e degli extraterrestri come il contattismo, i rapimenti alieni, le macchine del tempo, i viaggi astrali e le entità gemelle) i suoi «presunti» incontri ravvicinati avvenuti nell'hinterland milanese con gli extraterrestri.Niente omini verdi con le antenne beninteso, perché i suoi avvistamenti e contatti hanno riguardato soltanto i dischi volanti.
Esattamente come quelli che i film di fantascienza degli anni '50 ci hanno mostrato sul grande schermo. Dischi ovali color argento sormontati da una cupola. Ex disegnatore meccanico oggi in pensione, fondatore del gruppo astrofili di Rozzano, Nando, così lo conoscono nella zona, lunga barba bianca, fisiognomica da scienziato, è anche un grande appassionato di astronomia, mineralogia e vignettista per hobby. A partire dagli anni '80 i giornali si sono interessati a lui
perché è stato una delle prime persone nel milanese a sostenere di aver visto dei dischi volanti senza il timore - neppure per un attimo - di essere preso per pazzo o visionario. La prima volta, nel dopoguerra, primi anni '50 (guarda caso negli anni in cui si sono registrate le maggiori ondate di avvistamenti in Italia) quando Nando, allora "Nandino", aveva solo undici anni. Un imprinting che lo segnerà per tutta la vita. Lui che da piccolo voleva fare proprio l'astronauta. Oggi racconta nel suo primo libro (che non è ancora stato pubblicato perché l'ufologo del centro astronomico ufologico lombardo è in attesa di trovare un editore) i suoi incontri ravvicinati con gli Ufo che lui ricorda come «esperienze indimenticabili». Il primo contatto a undici anni. In un pomeriggio d'estate di cinquant'anni fa. Il cielo di Milano sopra Santa Marta era limpido e azzurro. «Ho visto, lo ricordo come fosse oggi, un disco volante discoidale con una cupola centrale color argento spuntare tra i muri fatiscenti delle case: rifletteva una luce azzurra e dondolava su sé stesso» e continua «poi un'impennata repentina e il disco che si allontana ad una velocità impressionante». La particolarità di questo contatto - che lo farebbe classificare secondo l'ufologia come un incontro ravvicinato del
secondo tipo - è il fatto che, durante l'evento, il ragazzo avrebbe avuto l'impressione di perdere la cognizione della presenza dei suoi compagni che giocavano con lui e che l'attività umana avesse cessato per un attimo di esistere. I giorni seguenti i mass-media riporteranno la notizia di una miriade di testimoni che a Milano, ma anche in tutta Italia, avevano avvistato degli Ufo. Poi dovranno trascorrere quasi trent' anni per il secondo incontro - questa volta un incontro doppio - con gli ET. 28 settembre 1978 ore 19. Guazzotti era in auto sulla tangenziale di Milano: «Ho visto prima una luce pulsare, poi ne ho intravisto la forma; era ovale, e di nuovo ancora l'oggetto pulsare di una luce azzurra, e sullo stesso piano del primo oggetto, un altro della stessa forma e colore». Quando ritorna a casa sua a Rozzano guarda dalla finestra e rivede, sopra i tetti, una «luce blu intermittente che si spostava a zig-zag; quasi formando la figura di un rombo». Altri testimoni, che abitavano a Rozzano, secondo Guazzotti avrebbero visto la stessa cosa. E non è l'unico caso anomalo - secondo l'ufologo - sopra i cieli di Rozzano. Nel 1998 Guazzotti ha rinvenuto, al Parco Uno di Rozzano, una strana traccia circolare del diametro di circa otto metri sul prato. In quel punto l'erba non cresce, sembra disidratata, come se qualcosa vi si fosse posato sopra. L'eco della notizia ha fatto scomodare addirittura un'equipe del Cun (centro ufologico nazionale) che ha fatto analizzare la zona. E adesso un libro parla dell'episodio.

 
   

Data:

Autore: Alessandro Zaino

Fonte: si ringrazia Carlo Sabadin per la collaborazione

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