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Si restringe il buco dell'ozono

Lo affermano i ricercatori della Nasa che hanno elaborato le informazioni provenienti dal satellite Aura, lanciato nel 2004  

 
     
 

Il buco dell'ozono sull'Antartide è più piccolo rispetto al passato. Lo affermano i ricercatori della Nasa che hanno elaborato le informazioni provenienti dal satellite Aura, lanciato nel 2004 dall'agenzia spaziale statunitense. La valutazione della Nasa sullo spessore e il formato del buco dell'ozono durante il 2005 si è basata principalmente sulle osservazioni fatte mediante lo strumento «The Ozone Monitoring Instrument», montato su Aura, programmato per fornire dati più dettagliati sui gas responsabili del fenomeno.

Quest'anno il buco dell'ozono misura 15,1 milioni di chilometri quadrati, con un relativo picco fra settembre e la metà di ottobre, leggermente più grande del picco registrato lo scorso anno. Si nota quindi una riduzione importante rispetto alla misura rilevata nel 1998, la più grande mai registrata e pari a 16,25 milioni di chilometri quadrati. In 12 anni di misure eseguite, risulta che per 10 anni il buco dell'ozono ha avuto un'estensione di circa 12,4 milioni di chilometri quadrati. Precedentemente, nel 1985, misurava meno di 6,4 milioni di chilometri quadrati. Lo strato protettivo di ozono sull'Antartide subisce annualmente un cambiamento stagionale, ma rispetto alle prime misure condotte nel 1979 il buco dell'ozono è diventato più grande.

La distruzione di questo gas nella stratosfera è causata dall'uso di prodotti chimici a base di cloro e bromo. In base a un accordo internazionale, questi prodotti chimici sono stati vietati nel 1995 e i loro livelli nell'atmosfera stanno diminuendo. Un altro importante fattore che influisce sull'ozono riguarda il livello della temperatura negli strati alti dell'atmosfera. Così come accade al suolo, anche nell'atmosfera alcuni anni sono più freddi di altri. Quando più fa freddo nella stratosfera, tanto più ozono viene distrutto. Nel 2005, il buco dell'ozono era circa 621.000 chilometri quadrati più grande di quanto sarebbe dovuto essere in un anno con temperature normali, perchè il freddo è stato superiore alla media. Solo due volte, negli ultimi 10 anni, il buco dell'ozono si è ristretto rispetto a quanto misurava normalmente verso la fine degli anni '80. Gli anni fra il 2002 e il 2004 sono stati i più caldi del periodo. 

 
     
 

Data: 15 dicembre 2005

Fonte:  Corriere della Sera

Link: http://www.corriere.it/index.shtml

 
 
 

 

 

 

 
 

 
 

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