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Scienziati under 40 per «spiare» Marte

Elaborare tutti i dati geologici su Marte e renderli disponibili tramite un Geographical Information System (Gis) per la creazione di mappe cartografiche: avrà questo compito l'International Research School of Planetary Sciences (Irsps) di Pescara, nell'ambito della missione dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) Mars Express.
Undici esperti, fra geologi, fisici e astronomi partecipano da Pescara all'avventura di Mars Express, orbiter equipaggiato per l'indagine a distanza. Lavoreranno all'allestimento della cartografia elettronica e alla validazione dei dati raccolti da due strumenti a bordo della sonda: una High Resolution Stereo Camera (Hrsc) dell'Agenzia spaziale tedesca che entrerà in azione da gennaio 2004, e il radar Marsis dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), incaricato di rilevare eventuali falde acquifere nel sottosuolo, fino a una profondità di 5 km. Queste ultime informazioni saranno trasmesse all'Irsps dalla facoltà di Ingegneria dell'università La Sapienza di Roma.
È soddisfatto dell'andamento della missione il direttore dell'Irsps, Gian Gabriele Ori, ordinario di Geologia presso la Facoltà di Scienze alla ”d'Annunzio”. L’Irsps è una Fonadzione che ha sede a Pescara, presso l’università e alla Fondazione aderiscono lo stesso ateneo, la Provincia di Pescara e il Comune di Montesilvano. Ori, coinvolto dal 1996 nella missione sottolinea che Mars Express è la migliore missione su Marte dalla prima, quella statunitense del ’76. «L'Asi sta predisponendo un progetto avanzato per la cartografia elettronica di Marte - spiega Ori - che sarà gestito dall'Irsps. Disporremo di dati migliori rispetto a quelli attuali. Alcuni strumenti potranno esplorare l'80 per cento del terreno del pianeta. E se la missione durerà più di quanto previsto si potrà esplorare quasi tutta la superficie». Fino a tre anni fa, dalle missioni della Nasa arrivavano immagini con risoluzione a dieci metri pixel che impedivano la perfetta localizzazione di alcuni particolari. Ora l'attuale sonda americana fornisce immagini di due metri pixel: la camera tedesca trasmetterà immagini a questa stessa risoluzione, ma, in più, a colori e stereo, quindi tridimensionali.

Fonte Il Messaggero

19 gennaio 2004

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