SPAZIO: SONDA DELLA NASA RACCOGLIE POLVERE DI COMETA

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NEW YORK - La Nasa raccoglie un altro pizzico di polvere di stelle da collezione, in attesa di tentare nel fine settimana un nuovo assalto a Marte. La sonda Stardust, che da quattro anni setaccia il sistema solare, e' entrata nella coda della cometa Wild 2 per raccogliere campioni infinitesimali di pulviscolo, che potrebbero aiutare a svelare nuovi misteri dell'Universo.
L'impresa di Stardust e' pero' solo l'antipasto di un fine settimana che terra' gli scienziati della Nasa, a Pasadena (California), con il fiato sospeso. Spirit, la prima di due sonde gemelle da 800 milioni di dollari con le quali l'America tenta una nuova impresa marziana, nella notte tra sabato e domenica scendera' sul pianeta rosso. Opportunity, la seconda sonda, la seguira' tre settimane dopo.
Se tutto andra' bene, le due gemelle sul suolo di Marte si trasformeranno in piccoli veicoli-robot con sei ruote e cominceranno a trasmettere migliaia di foto. Ma il timore e' che l'impresa americana possa subire la sorte di quella di Beagle 2, la piccola sonda europea dispersa su Marte dal giorno di Natale.

In attesa di conoscere l'esito del tentativo di Spirit e Opportunity, l'ente spaziale degli Usa celebra i successi di Stardust, una sonda spedita nello spazio nel 1999 che fino ad ora ha inanellato solo buoni risultati. Nel 2000 e nel 2002 Stardust (polvere di stelle) e' entrata in due comete e alla fine dello scorso anno ha avuto anche un incontro ravvicinato con un asteroide.
Nella giornata odierna, Stardust e' passata a soli 300 chilometri dal nucleo di ghiaccio e rocce della cometa Wild 2, sfrecciando nella sua coda a 22.000 chilometri l'ora e scattando 72 foto in bianco e nero. L'incontro stellare e' avvenuto a 390 milioni di chilometri di distanza dalla Terra e dovrebbe aver permesso alla sonda di raccogliere una quantita' di polvere piu' piccola di un'unghia di un dito. In quel pulviscolo, secondo gli scienziati, ci sarebbero resti dei materiali di costruzione del Sistema

solare che possono essere vecchi anche di 4,5 miliardi di anni.
Gli scienziati sono ovviamente ansiosi di poter esaminare la polvere, ma dovranno attendere ancora qualche tempo. Se tutto andra' secondo i piani della Nasa, Stardust passera' nelle vicinanze della Terra nel 2006 e 'sparera'' verso il nostro pianeta una piccola capsula superprotetta, all'interno della quale saranno impacchettati i campioni di polvere spaziale avvolti in una sostanza gelatinosa.
La capsula atterrera' il 15 gennaio 2006 in una base militare americana nello Utah, portando sulla Terra i secondi campioni di materiale spaziale da quando, nel 1976, la missione sovietica Luna 24 riporto' le ultime rocce lunari. I primi campioni spaziali ad arrivare saranno invece, il prossimo settembre, quelli di vento solare collezionati dalla sonda americana Genesis.

 

 
   

Data: 03/01/2004 11:00

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Fonte: ANSA

 

 

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