Il mantello dell'invisibilità non è fantasia

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Due ricette per realizzare un congegno in grado di rendere invisibili gli oggetti sono state presentate sull'ultimo numero della rivista Nature.
Due team di ricercatori, uno americano e uno britannico, sottolineano che in realtà le tecnologie esistono già. Tutto sta vedere se sono effettivamente applicabili.
Il concetto di base è semplice ed è lo stesso per entrambi i team. Bisogna fare in modo che la luce "giri attorno" all'oggetto da nascondere, un po' come lo fa l'acqua di un fiume attorno a una roccia.
Per raggiungere questo obiettivo bisogna usare dei materiali particolari chiamati metamateriali, anelli di metallici inseriti all'interno di chip al silicio che interagiscono con il campo elettromagnetico della luce in arrivo e ne modificano il percorso.
In questo modo il materiale potrebbe avere indici di rifrazione particolari, tali appunto da "far girare" attorno all'oggetto la luce, facendolo in un certo senso sparire.
Le leggi dell'ottica impongono però che ci siano alcune imperfezioni nell'invisibilità. Anzi, l'oggetto non potrebbe essere completamente invisibile. Secondo i ricercatori si tratta però di un ostacolo superabile, riducendo al minimo queste imperfezioni. E forse il congegno (che sarebbe inserito direttamente all'interno dell'oggetto) si limiterebbe a presentare una sorta di alone.
Il congegno funzionerebbe soltanto sulle onde di luce di dimensioni simili a quelle dei componenti del metamateriale, cosa che probabilmente comporterebbe il ricorso alle nanotecnologie.

 
   

Data: 30-05-2006

Fonte: Science

Link: http://www.sciencemag.org/index.dtl

 

 

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