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Ma se non erano gli extraterrestri, cosa
potevano essere quelle strane macchie luminose avvistate sabato notte in
zona Lorenteggio? Oggetti volanti non identificati? Lo abbiamo chiesto a
Fabio Peri, direttore scientifico del Civico Planetario. «Ci sono tanti
fenomeni terrestri che non conosciamo ma che continuiamo a studiare,
quelli della valle di Hessdalen in Norvegia, ad esempio». Fenomeni
assolutamente «terrestri» e non extraterrestri secondo gli scienziati,
«studiati da vent'anni da fisici e astronomi che hanno scoperto che sono
fatti di plasma (come i tubi al neon,per intenderci). Poi come mai in
questo punto della terra si formino delle sfere luminose che compaiono e
scompaiono poi non si sa. Forse per la vicinanza della zona ai Poli,
dove si registrano molti fenomeni magnetici».
Nel caso di Milano, paragonato appunto dagli ufologi a quello norvegese,
per Peri è «impossibile dare una spiegazione: primo perché non l'ho
visto. Secondo perché non c'erano gli strumenti per studiarlo, e la
scienza si basa sui dati». Spesso si è parlato di strani
avvistamenti,continua l'astronomo, «salvo poi scoprire che si trattava
di meteoriti o di fenomeni dovuti all'alta atmosfera terrestre, ma a
volte possono essere fasci di luce o riflessi, ma poi quando si scopre
nessuno ne parla più». Ma esistono fenomeni di luci che cambiano colore
in astronomia? «Non nelle stelle: se cade una meteora, bruciando cambia
colore, certo, ma è un fenomeno che dura pochi minuti». Da escludere
dunque l'ipotesi che si sia trattato di stelle, «ma sicuramente si
tratta di fenomeni interni all'atmosfera terrestre:se fossero navicelle
extraterrestri, i radar le avrebbero segnalate, avrebbero mandato dei
caccia ad avvistarli. In questo periodo di rischio attentati, poi».
Ma uno scienziato crede agli extraterrestri? «Esiste una vita al di
fuori della terra? Perché no? Ma che gli extraterrestri vengano a
trovarci a bordo di una navicella, che arrivino da una stella, e che
siano simili a noi, questo no, è una cosa esagerata e senza fondamenti.
Dettata da una visione antropocentrica della terra».
Se l'ipotesi è che gli alieni captino i nostri segnali-radio dai loro
pianeti allora è impossibile, «perché i segnali radio e televisivi li
abbiamo solo da 50 anni. Nella galassia esistono 200 miliardi di stelle:
solo a una decina abbiamo inviato segnali. E poi sarebbe impossibile
arrivare qui da quelle distanze», e se arrivassero la Nasa li
individuerebbe.
Insomma, secondo la scienza, l'idea dell'uomo di trovare un compagno
nell'universo è, e resterà, solo un sogno. |
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