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Il
movimento raeliano dovra' rinunciare definitivamente all'affissione di
una serie di manifesti di propaganda a Neuchâtel. Il Tribunale federale
ha confermato il veto imposto dalle autorita' locali nel 2001. Secondo i
giudici federali, il divieto si giustifica non tanto per la
presentazione grafica del manifesto -raffigurante visi di extraterrestri
e una piramide- ma per le indicazioni che vi figurano, relative al sito
e al numero di telefono dell'associazione.
Il sito richiama in particolare alla societa' Clonaid, che propone
svariati servizi a pagamento nel settore della clonazione. In questo
senso -rileva la Corte suprema- il sito contribuisce a promuovere un'attivita'
illecita, vietata dalla Costituzione federale.
Il rifiuto opposto ai raeliani permette pure di prevenire reati di
natura penale, in particolare pedofili: determinati passaggi del sito
del movimento raeliano, relativi al "risveglio sensuale dei bambini",
possono urtare profondamente il pubblico, nota il TF. Lo Stato,
sottolinea la Corte suprema, "non deve recare il proprio contributo a
simili pubblicita'".
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