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Rho - Tangenziale ovest – Cascina Ghisolfa

Continua a “girare” l’Italia dei cerchi

Nella volontà di capirne di più, incontriamo chi la zona Tangenziale ovest di Milano conosce bene.

Di Margherita Campaniolo

 

Sembrava che il 2003 dovesse essere ricordato come “l’anno dei crop circles italiani” ma il 2004 sembra non voler essere da meno.

Il tutto ha avuto inizio con una singolare formazione sarda apparsa nelle campagne di Pabillonis (Cagliari) che, per caratteristiche, è sicuramente da ritenersi un allettamento dovuto ad avverse condizioni atmosferiche poi, nelle notti tra gli ultimi di maggio ed i primi di giugno, sotto una bella luna piena, è stato tutto un susseguirsi di apparizioni, seguite da segnalazioni provenienti dall’Italia centrale come dal settentrione.

In tantissimi i curiosi, gli appassionati e gli esperti che si sono recati nei luoghi indicati, spinti chi dalla curiosità, chi per effettuare rilevamenti a scopo di studio, il tutto con un atteggiamento spesso poco o niente affatto rispettoso per la natura, per le coltivazioni, per i proprietari dei campi interessati e limitrofi.

Tra i crop circles scoperti, uno ha interessato l’interland milanese, più precisamente la località di Rho e, poco dopo, un secondo sempre nella stessa zona.

Abbiamo chiesto a Vittorio Aggio, Webmaster e curatore del website “TANG.O - Tangenziale ovest online” notizie più precise di questo secondo crop circle  lombardo e su cui Aggio ha scritto e pubblicato un interessante articolo, supportato da immagini, che può essere letto al link: http://www.mi-lorenteggio.com/cerchidirho.htm

 

Aggio: Dopo la scoperta di alcuni cerchi ai vertici di un triangolo di 20 metri, avvenuto lo scorso 2 giugno in un campo nei pressi di via Pace, che al momento non ha ancora spiegazione ufficiale, qualche buontempone, forse una ragazzata del sabato sera, ha ben pensato di fare delle forme geometriche in un campo a fianco della cascina Ghisolfa, con l'unico risultato di aver rovinato il raccolto all'ignaro contadino, ma di aver attirato l'attenzione di una folla di curiosi.

 

MC: Nel suo articolo definisce il pittogramma come una formazione composta da due cerchi, può dirci di più visto che le immagini a disposizione non sono chiare?

 

Aggio: Sì, il pittogramma realizzato presenta in mezzo al campo, vicino ad un albero, due cerchi, uno di circa 6 metri di diametro, l'altro di circa 4 metri,  distanti l'uno dall'altro neanche 5 metri.

 

MC: Geometricamente, come si presenta il crop circle?

 

Aggio: Parlo di cerchi, ma non sono perfetti a vederli da vicino, dall'alto non saprei come possano apparire. Inoltre, dal cerchio più grande parte un sentiero che porta verso la cascina Ghisolfa (situata a sinistra nella foto).

 

MC: All’inizio della nostra chiacchierata lei definisce il crop opera di  “qualche buontempone, forse una ragazzata del sabato sera”; cosa la porta ad affermare ciò?

 

Aggio: Seppur di proprietà privata è possibile di notte arrivare in fondo con la macchina, scendere con gli attrezzi senza essere visti. 

 

MC: E gli alieni?

 

Aggio: Ritengo improbabile e, diciamo assurdo, in questo caso parlare di cerchi alieni. Sia di giorno che di notte il luogo è di forte passaggio, molti avrebbero potuto vedere: è a fianco della tangeziale ovest, di giorno trafficatissima, (la webcam di Molino Dorino, inoltre, inquadra in parte il cielo sopra il campo), di notte, pur calando, il traffico è sempre elevato in quanto la strada Ghisolfa è a pochi metri dall'inceneritore di Figino, (ricordo che la nettezza urbana lavora soprattutto di  notte), sia perché è una via, a due km da qui, molto frequenta dai viados , fenomeno sempre del terzo tipo, ma, razionalmente spiegabile, e dai loro clienti. In questo caso , quindi, avvallo la tesi della polizia locale: una burla. 

Comunque, di fronte al dubbio,  secondo me, analizzando gli altri fenomeni, tutti analoghi, di avvistamenti ufo locali, soprattutto lungo l'alveo del Ticino, il giallo va risolto e ricercato nel terreno del presunto atterraggio. Bisognerebbe capire da quali elementi è formato il terreno in questo campo (mi riferisco al campo nei pressi di via Pace) per dare una ragione seria e plausibile all'eventuale atterraggio.

Non essendo un esperto, mi fermo qui alla tavola degli elementi: gli esperti e gli ufologi migliori sanno a cosa mi riferisco. Quindi, meglio far continuare loro che di chimica e tecnologia aliena ne sanno qualcosa di più. Il mio continuare sarebbe solo una mera opinione fantastica di un profano.

 

M.C.: Durante il suo sopralluogo nel campo della cascina Ghisolfa, ha riscontrato anomalie nella strumentazione, ha avvertito disagi o altro?

 

Aggio: No, nessuna anomalia, tutto normale. Cellurari, radio, videocamere funzionavano benissimo e nessuno dei presenti ha avvertito stati di malessere anche momentaneo, anche nei giorni successivi

 

Con questo salutiamo Vittorio Aggio ringraziandolo per la sua cortesia.

Condividiamo al 100% le sue osservazioni; per molti il fenomeno crop circles è un fenomeno “risolto”; noi riteniamo che non tutto è stato detto e non tutto è stato sufficientemente, adeguatamente ed obiettivamente  indagato e le domande di molti meriterebbero risposte serie ed una ricerca professionale; ci pare questo non avvenga.

 

 

Margherita Campaniolo

Web Master di

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