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Cum grano salis
di
Margherita Campaniolo


Viaggio nel mondo dei cerchi nel grano: la "naturalis historia" dei crop circles in un testo senza precedenti per documentazione ed argomentazioni, che non mancherà di suscitare controversie 

101 pagine

riccamente illustrate

 
     

 

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Il rosone di Cascina Martina

 
  Un'annata crop circles nata in sordina che, dopo l'annuncio dei Serafini pugliesi, fiorisce oggi di un nuovo, bellissimo, cerchio nel grano dell' "Italico Wiltshire"  
 

di Margherita Campaniolo

 
     
  Ed eccoci qui ad annunciare il rinvenimento di un nuovo pittogramma italiano "fiorito" nel comune di Riva Presso Chieri, in località Cascina Martina (provincia di Torino), nella mattinata di oggi, 20 giugno.  
     
  Ce ne dà notizia Luigi C., un appassionato 39enne di volo ma anche "non mi vergogno a dirlo" di cerchi nel grano: "Ho tanto spesso letto sul suo sito di colleghi che s'imbattevano in cerchi nel grano e... ho provato parecchia invidia. A me che piacciono così tanto niente di niente! Oggi l'emozione è stata incredibile, incredibile. So che anche lei ama i cerchi e quindi lascio il "mio" in buone mani; non vedo l'ora di vederlo sul suo sito e spero che chi guarda provi la mia stessa emozione. Aspettare è valso. Sarò di parte perché l'ho trovato io? Non trova anche lei che è magnifico?"  
     
 

Giudicate voi, lettori di Space Freedom: Luigi è di parte o... è davvero magnifico?

 
     
 

 
     
 

Il cerchio nel grano, di notevoli dimensioni e di indiscutibile bellezza, nasce in zona non nuova al fenomeno crop circles anzi, per certi versi, potremmo definire i campi compresi tra le province di Torino, Asti, Alessandria e Cuneo, l' "Italico Wiltshire" dei cerchi nel grano nazionali, sia per ragioni quantitative (dal 2003 ad oggi 23 le formazioni scoperte con una punta massima nel 2006 con 8 agroglifi) che qualitative (crop circles come quelli di Villanova D'Asti, Monteu Da Po, Poirino, Fossano) sono tra i più belli e complessi realizzati in Italia).

 
     
 

 
     
 

Stimabile sui 90 metri di diametro con una superficie occupata superiore agli 8000 metri quadrati; è un rosone composto da 96 differenti parti costituite da cerchi (n. 72) e rombi (n. 12)  e distribuite lungo un "sentiero" di braccia curve che si dipartono dalla parte mediana di 12 ellissi disposte centralmente a formare il cuore fiorito di questa superba figura che crea 12 settori a spirale.

 
     
 

 
     
 

La sua elegante ed armoniosa figura si staglia verso l'alto e non può non colpire lo schema che maggiormente vi ricorre, il 12. Numero sacro e mitico per moltissime culture, forse più di altri numeri abbraccia trasversalmente popoli ed epoche totalmente differenti e su scala temporale praticamente infinita dacché l'uomo ha iniziato ad indagare "l'esistenza". Senza ricorrere a simboli di ordine religioso o esoterico e cabalistico basta pensare ad un fenomeno astronomico tutt'altro che fantasioso che attiene al dodici: la precessione degli equinozi con le sue dodici ere astronomiche di 2100 anni circa ciascuna.

 
     
  Ma come sfuggire alla tentazione, di fronte ad un crop circles, di farsi guidare dal proprio "sentire"? Nemmeno io ne sono esente ed allora mi è naturale ricondurre questo cerchio alla ricorrenza astronomica di domani: il solstizio d'estate. Ci pare non esista modo migliore per festeggiarlo se non con questo crop circle, inno alla Terra, all'uomo e alla natura, al grano appunto... Era per questo che gli uomini antichi indagavano il cielo, cioè per la necessità di riconoscere i segni della natura utili ad assolvere al difficile compito del "sopravvivere" ed oggi è quanto mai difficile "sopravvivere", seppur per cause differenti. Crediamo di essere i padroni del mondo ed invece da esso ce ne stiamo allontanando...

Quella zona d'Italia è un inno al grano e alla natura, "per la massima parte i rivesi lavorano la campagna che è molto fertile" così si espresse uno storico sulle campagne del posto.  Qui si festeggia la Rievocazione storica della Trebbiatura, qui la domenica più vicina al 22 di giugno, con una solenne processione verso la cappella della Madonna della Fontana (nei pressi del "nostro" cerchio), si celebra San Albano, protettore dei contadini e della campagna,

 
 

 
 

qui un gruppo di "alieni" ha trovato la cornice giusta, la motivazione, l'ispirazione, la gioia di fare ciò che prima fu nella loro mente e che oggi è offerto agli occhi di tutti noi; non contro la natura ma nella natura, non contro il cielo ma sotto al cielo, non contro gli uomini ma per gli uomini. La storia dei cerchi è tutta qui.

 

…here a group of “aliens” has found the ideal place, the motivation, the inspiration, the joie de vivre that was initially in their minds and is, today, offered to our eyes; not against nature but in nature, not against the sky but under the sky, not against humans, but for humans. This is the history of the crop circles.

 
     
 

Data: 20 giugno 2009

Autore: Margherita Campaniolo

 
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