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Crop Circles

 

 

 
 

Cum grano salis
di
Margherita Campaniolo


Viaggio nel mondo dei cerchi nel grano: la "naturalis historia" dei crop circles in un testo senza precedenti per documentazione ed argomentazioni, che non mancherà di suscitare controversie 

101 pagine

riccamente illustrate

 

The “naturalis historia” of the crop circles in an unprecedented text, as regards documentation and reasoning, which will certainly be subject to controversy

101 pages

richly illustrated

 

 
     

 

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English Version

 
 

Crop circle 2010 a Poirino

 
     
 

Un cerchio nel grano

da Mille e una Notte

La bella Sherazad, in una notte di quasi estate

 
  Updated - Aggiornamento  
 

di Margherita Campaniolo

 
     
 

Ore frenetiche, questo pomeriggio, qui a Space Freedom ma, non solo qui, e non solo da questo pomeriggio... Tutto ha inizio questa mattina presto, quando un caldo e, meteorologicamente parlando, tranquillo 13 giugno 2010, si è ben presto trasformato in qualcosa di tanto inatteso e casuale quanto meraviglioso per un cittadino piemontese che stamani, di buon ora, transitava dalle parti dell'Agrigelateria San Pe' nei pressi di Poirino. Egli, dando uno sguardo sui campi attorno, scorgeva che, sulla distesa di grano davanti a lui c'è qualcosa.... i terreni che ha di fronte, posti in leggero declivio, mostrano chiaramente qualcosa che, interrompendo la regolare fittezza delle piante, genera un disegno.

"Conosco qualcuno che vola, quindi azzardo; lo chiamo. Per fortuna è libero ed è disponibile ad assecondarmi: volerà sul posto munito di macchina fotografica e mi farà sapere. E' lui a dirmi che non si stupirebbe si tratti di un cerchio nel grano visto che, nel suo ambiente, si parla ancora di quando lì intorno, qualche anno fa, ne sorvolarono uno ben fatto. In attesa di notizie sono tornato a casa e non ho resistito alla curiosità di vedere se su internet c'era ancora traccia di questo cerchio nel grano di cui il mio conoscente mi aveva parlato e Google mi ha portato qui: http://www.margheritacampaniolo.it/Crop_circles_06/poirino.htm Non sono interessato a chi è che lì fa o a come è possibile fare disegni così belli, ma, tempo qualche ora, avuta la conferma che ciò che io avevo visto era effettivamente un cerchio e che questo era ancora più spettacolare del precedente, sono ritornato al suo link per scriverle. Sicuramente merita essere ammirato".

 
 

 
 

Sono rimasta davvero colpita da queste immagini e grazie al signor XY (rispetto  il suo desiderio d'anonimato) per avercele inviate. Un crop circle dalla bellezza indubbia. Grandissimo: facile calcolarne le dimensioni che attesterei estendersi su un'area di almeno 160 m per 140 m (occupando una superficie coltivata a grano intorno ai 22400 metri quadrati). Ottima la perfezione dell'esecuzione, un fiore estremamente ricco di particolari composto da un numero davvero grande di singole parti differenti tra cerchi (soprattutto cerchi), anelli e losanghe.

Non è difficile notare l'asimmetricità delle "decorazioni" dei cerchi interni a ciascun "petalo": i piccoli cerchietti che "riempiono" le due metà di ciascun anello non sono mai in numero uguale, mai. L'aver rotto la simmetria di un disegno dalla fattura così minuziosa non può essere casuale e porta a pensare che, averlo fatto, abbia una motivazione, un'intenzionalità; un probabile messaggio in linguaggio matematico da decifrare? Quale?

 
 

 
 

Se lo scorso anno, dopo il crop circles di Cascina Martina a Riva Presso Chieri, azzardai definire le province di Torino, Asti, Alessandria e Cuneo, l' "Italico Wiltshire", oggi, col crop circle 2010 di Poirino ne abbiamo la definitiva conferma, sia per la qualità d'esecuzione, la ricerca stilistica ma anche le dimensioni: questo cerchio nel grano, fino ad oggi, è il più grande cerchio mai realizzato in Italia.

 
 

 
 

Non credo ci sia molto di più da aggiungere se non dire che, e ne sono certa, si parlerà ancora di questo crop circle, e per lungo tempo... Non mi sottraggo comunque dal dire qualche mia personale impressione "a caldo".

Conoscete la storia di "Le mille e una notte"? Una delle versioni parla di un re che, a seguito del tradimento di una delle sue mogli (che amava profondamente), decide di vendicarsi ma di farlo con tutte le sue consorti. Come a voler punire tutto il genere femminile, meritevole di essere "posseduto" ma, alfine "eliminato",  prima condivide con esse la prima notte di nozze e poi le uccide. Una di loro, la bella Sherazad, trova un modo per salvarsi, narrando ogni sera, al suo sposo, una storia differente, riservando però di svelare il finale di ciascuna storia alla sera successiva. In questo modo Sherazad raccontò e raccontò storie per mille ed una notte fino a quando il re si rese conto che non le storie lo legavano alla donna ma la donna stessa, era lei ciò di cui non poteva fare più a meno.

Perché vi dico questo? Forse perché questo bellissimo crop circles somiglia tanto a quei magnifici gioielli, ricchi di minuti particolari che le donne orientali portano o forse perché, in un momento in cui ho creduto che i cerchi nel grano non avessero più nulla da "dirmi", paradossalmente due estremi, il semplicissimo cerchio di Riesi prima e lo "sfrontato" cerchio di Poirino poi, mi dicono che non sono certo le loro "storie" a darmi un "perché" ma quello che i cerchi sono?

E il re s'innamorò di Sherazad e lei ebbe "salva" la vita...

 
     
 

Per approfondire

http://www.margheritacampaniolo.it/Crop_circles_06/poirino_01.htm

http://www.margheritacampaniolo.it/Crop_circles_06/poirino_02.htm

Updated - Aggiornamento Poirino 2010

 
 

Data: 13 giugno 2010

Autore: Margherita Campaniolo

Fonte: Space Freedom

 
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