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Cassiopea – Cassiopeia  

 
 

Cas

 
 

 
 

Aspetto, posizione, composizione
Cassiopea è una costellazione circumpolare, cioè una di quelle poche costellazioni che alle nostre latitudini è visibile in ogni periodo dell’anno, dato che non tramonta mai. E’ senz'altro la più facile da identificare per via delle le sue 5 stelle principali piuttosto luminose di seconda e terza magnitudine e per la forma a ''W''o a ''M'', a seconda dell'orientazione, situate in piena Via Lattea; la sua posizione nel firmamento, rispetto alla Stella Polare, è opposta a quella dell’Orsa Maggiore. Il mese in cui culmina a mezzanotte è ottobre, la stagione in cui si trova più bassa è la primavera. La costellazione si estende per 600 gradi quadrati ma in questo caso, come spesso avviene, le stelle più brillanti che formano il noto asterismo ne occupano solo all'incirca la 5a parte. Un polverio di deboli stelline ne delimitano i confini a sud
con Andromeda e Perseo, a est con la Lucertola (o Lacerta), a nord con Cefeo e infine a ovest con la Giraffa (o Camelopardalis
).
Alfa Cassiopeiae
o Schedar è una gigante gialla di cui si sospetta una leggera variabilità, dell'ordine di 2 o 3 decimi di magnitudine. Beta è invece una stella bianca distante 42 anni luce 16 volte più brillante del Sole; è anch'essa di seconda grandezza e della stessa luminosità della precedente.
Gamma è invece una variabile irregolare che oscilla tra le magnitudini 1,6 e 3,3 e dunque può superare in luminosità la stessa Schedir; questa stella, di un bel colore azzurro, è distante 750 anni luce e quand'è al massimo arriva a essere oltre 9000 volte più brillante del Sole, ricordo infatti che lo spettro azzurro/blu è presente nelle stelle più calde in assoluto!
Le restanti due stelle dell'asterismo, Delta ed Epsilon
, sono due astri di terza grandezza; la prima delle due è bianca, distante 62 anni luce e 24 volte più luminosa del Sole, mentre la seconda è blu, situata a oltre 500 anni luce da noi e di una brillantezza intrinseca di circa 900 volte quella della nostra Stella.

 
     
 

Schema delle principali stelle di Cassiopea.

Nome

Nome Proprio

Magnitudo

Distanza

Descrizione

Alpha Cassiopeiae

Schedar

2,2

121 a.l.

Gigante gialla

Beta Cassiopeiae

Caph

2.27

42 a.l.

Stella bianca

Gamma Cassiopeiae

Cih

1,6/3,0

780 a.l.

Gigante blu variabile

Delta Cassiopeiae

Ruchbah

2,68

62 a.l.

Bianco-azzurra

Epsilon Cassiopeiae

Segin

3,38

520 a.l.

Gigante blu

Eta Cassiopeiae

Achird

3,44/7,5

19 a.l.

Stella Doppia

Iota  Cassiopeiae

 

4,6/7/8

180 a.l.

Stella Tripla 

Sigma  Cassiopeiae

 

5,1/7,2

1300 a.l.

Stella Doppia        

verde-azzurra

 

 
 

Ammassi e Nebulose

Compongono la costellazione interessanti corpi celesti come Iota Cassiopeiae, una bella stella tripla, due di colore giallo e la terza di colore blu; M103, posto nelle immediate vicinanze della stella Delta, un ammasso aperto a forma di ventaglio contenente parecchie centinaia di stelle ma non è particolarmente luminoso a causa della sua notevole distanza, 8.000  anni luce;questo oggetto è l’ultimo del catalogo di Messier, in quanto le aggiunte successive non sono riconducibili all’astronomo francese. Situato in un’area particolarmente affollata della Via Lattea, è composto da almeno una quarantina di stelle. Tra di esse brillano una supergigante di nona magnitudine e una gigante di decima. Sull’età di questo sistema non è stata ancora raggiunta un’uniformità di idee tra gli studiosi: si va tra i 9 e i 25 milioni di anni. M 103 si avvicina al nostro sistema solare ad una velocità di circa 37 km/sec; M52, posto in linea con le stelle Alfa e Beta, è un ammasso aperto contenente più stelle dell'ammasso M103 e probabilmente è anche più giovane. NGC7789, uno degli ammassi galattici più vecchi che contiene circa un migliaio di stelle, scoperto da Carolina Herschel e che dista 6.000 anni luce. Con un centinaio di stelle troviamo l’ammasso NGC 457. Cassiopea vede nei suoi pressi anche tre galassie NGC 147e 185, entrambe di magnitudine 10m, che fanno parte del Gruppo Locale e la galassia IC 10, probabilmente anch'essa facente parte del Gruppo Locale.

 
 

Ammassi di Cassiopea

Nome Caratteristiche Note

M52

Ammasso aperto che contiene una stella particolare di tipo Of, stella estremamente calda con peculiari linee spettrali di elio ed azoto ionizzati. Dista dalla terra 5.000 al

l'astrofilo Jeff Bondono lo battezzò col nome di ammasso "sale e pepe". Lo Sky Catalog 2000 lo indica di un'età di soli 35 milioni di anni. Scoperto da Messier il 7 settembre 1774 mentre osservava la famosa cometa di quell’anno.

M103

Ammasso distante 8.000 a. l; si avvicina al nostro sistema solare ad una velocità di circa 37 km/sec

Per via delle sue dimensioni dovrebbe essere osservato con un telescopio di almeno 10 cm di diametro. Lo scoprì Mechain nel 1781

NGC 457

Ammasso aperto, ha una magnitudine totale 8 ed un diametro di 10'

Di debole luminosità

NGC7789

Ammasso aperto atipico quasi un globulare di mag. 6.7 Le sue stelle sono nate ca. 1,5 mld. di anni or sono.

Scoperto da Carolina Herschel, figlia del grande William. Arp nel 1962


Galassie di Cassiopea

Nome

Caratteristiche

Note

NGC185 e NGC147

Galassie ellittiche nane. Distano 2,2 mil. di a.l. e hanno un diametro, rispettivamente, di soli 2.300 e 4.400 a.l.

Appartenenti alla famiglia di Andromeda

IC 10

Galassia irregolare poco conosciuta, situata a 1 grado e mezzo a est di Cassiopea

Immersa in un campo molto ricco di stelle, molto difficile da osservare.

 

 
 

Curiosità e un po’ di storia legata a Cassiopea.
Il nome di Cassiopea è di origine latina e lo si trova nel quarto libro delle Metamorfosi di Ovidio ove sono narrate le vicende che leggerete nel capitolo Mitologia. Nello spazio di cielo occupato da Cassiopea si possono trovare stelle ed oggetti assai interessanti, anche se non sempre entusiasmanti per l’osservatore dilettante. Lo storico, invece, sarà curioso di sapere che nei pressi di k Cassiopeiae nel 1572 vi fu l’esplosione di una Supernova, osservata per prima da Tycho Brahe (una delle quattro finora osservate nella nostra galassia), che raggiunse una notevole luminosità, superiore anche a quella di Venere e che durò per sedici mesi. Di questa esplosione restano numerose testimonianze da parte degli astronomi del tempo, fra cui anche di Galileo, che si servirono dell’inatteso fenomeno per riconfermare la totale inattendibilità scientifica della rappresentazione cosmologica aristotelica, fondata sull’assoluta perfezione e incorruttibilità delle nove sfere celesti. Oggi i resti di questa supernova costituiscono una radiosorgente distante circa 20.000 anni luce. In Cassiopea è presente anche un’altra radiosorgente molto forte, anzi la più forte del cielo, denominata Cassiopea A, frutto anch’essa di un’altra supernova esplosa, questa volta inosservata, forse nel 1667.

 
     
 

Mitologia di Cassiopea

 

Cassiopea, regina d’Etiopia, è proverbialmente nota per la sua vanità. Moglie di Cefeo, re di Giaffa, e madre di Andromeda, si ritiene infatti la più bella, più bella addirittura delle Nereidi, affascinanti creature del mare. Queste, adirate per l’irriverente ed “umano” confronto, si rivolgono al loro protettore, il dio del mare Poseidone (Nettuno) per punire la presunzione di Cassiopea. Egli manda allora, lungo le coste di Giaffa, un terribile mostro, Ceto (da cui cetaceo), la Balena, con l’incarico di sollevare un’onda così alta da sommergere le coste del regno d'Etiopia. Cefeo corre ai ripari e riceve, da un oracolo, la soluzione per salvare il suo regno: sacrificare a Ceto la figlia Andromeda. Pur se disperato, per la salvezza del suo popolo e del regno, Cefeo incatena la figlia agli scogli davanti a Giaffa. Fortunatamente, proprio quando Ceto sta per impadronirsi della sfortunata principessa, passa di là il giovane  Perseo col sul cavallo alato Pegaso, il quale, reduce dall’impresa contro Medusa, porta con sé la testa del mostro dallo sguardo pietrificante. Con questa trasforma in statua la Balena e può liberare la sventurata Andromeda. In cambio Perseo chiese la mano di Andromeda che divenne, dopo varie peripezie, sua sposa. Come Punizione aggiunta, a Cassiopea venne inflitto di girare eternamente attorno al polo trovandosi spesso, pur se assisa al trono, in una posizione poco dignitosa, sottosopra, con la testa in giù e le ginocchia in alto. Tutti i protagonisti di questo mito sono presenti nel cielo di fine autunno. A nord est troviamo infatti la costellazione di Cefeo, anch’essa circumpolare come quella di sua moglie Cassiopea, mentre più a sud troviamo loro figlia Andromeda, rappresentata tra le catene in attesa di Ceto, che si vede avanzare dall’eclittica verso nord, mentre da ovest sopraggiunge il prode Perseo, secondo alcuni a cavallo del Pegaso che difatti ha addirittura una stella in comune con la costellazione di Andromeda.

 

 
     
 

 

 

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